martedì, marzo 18, 2008

Esperienze musicali italo-teutoniche (la musica nella mia vita) - seconda parte

Era una tarda primavera del 1981. I canali televisivi si erano moltiplicati e Carosello non esisteva più. Fabrizio ed io percorrevamo eccitati viale Carducci. La nostra meta era la sede delle scuole elementari dove si sarebbe tenuto il primo appuntamento per la fondazione della banda musicale. Finalmente anch'io avrei potuto suonare uno strumento. Mentre camminavamo una Fiesta marrone ci si fermò accanto. Si aprì un finestrino ed un signore di mezza età con degli occhiali un po' scuri ci domandò con un accento calabrese: sapete dove sono le scuole elementari? Fabrizio glielo spiegò rispondendo con una sua imitazione dell'accento del signore, il quale non parve mostrare particolare apprezzamento per le qualità istrioniche del mio amico. Capimmo chi era quel signore quando entrammo nell'atrio della scuola. Era Bruno Gugliotta: il maestro designato a ricostituire la banda. Quel giorno il maestro e i due aiutanti decisero chi dovesse studiare il solfeggio in chiave di violino e chi in chiave di basso. Fabrizio ed io fummo gli unici bambini ad essere indirizzati nel gruppo della chiave di basso le cui lezioni venivano impartite da Vincenzo Gugliotta, fratello del maestro Bruno. Mi inorgogliva e divertiva essere nel gruppo degli adulti.

Dopo mesi di solfeggio in chiave di basso arrivammo al fatidico giorno dell'assegnazione degli strumenti. Con mia grande delusione mi fu assegnato il flicorno contralto. A Fabrizio invece fu assegnato il trombone. Tornai a casa in lacrime. Giorni dopo arrivò la prima serie di strumenti. I flicorni non c'erano. Erano arrivate solo le trombe e due tromboni. Il maestro cominciò a far provare a Fabrizio il suo trombone. Io fremevo. Chiesi al maestro se potevo provare l'atro trombone. Il buon Gugliotta acconsentì. Cominciò a spiegarmi e farmi provare come si emettono i suoni e forse convinto dal mio impegno e dal mio entusiasmo decise di assegnarmi il trombone. Tornai a casa con il pesante valigione e il cuore pieno di gioia.

Terza parte...

16 commenti:

Anonimo ha detto...

Il quadro impressionista che hai scelto a corredo del post, effettivamente somiglia molto alla "passeggiata" di Viale Carducci che citi nel racconto.
Non vorrei essere irriverente, ma a me il trombone mi ricorda una famosa scenetta di Totò...
:-)

dioniso ha detto...

E chi non conosce.....

fabio r. ha detto...

è vero, pure a me è venuto in mente Totò.. però c'è poesia nel ricordo musicale!
Bravo

dioniso ha detto...

Non vi preoccupate, ci sono abituato. È da quando ho 13 anni che l'onorevole trombetta mi perseguita.
Fortunatamente in Germania non è ancora venuto in mente a nessun comico di fare un pezzo sul Posaune. ;-)

Saluti

Anonimo ha detto...

Complimenti Dioniso.
Questo post mostra ancora una volta la tua ottima capacità di raccontare le cose.
Leggendo era come se fossi lì.
E poi mi piace anche il fatto che questi (meno di 2000 ;-)caratteri contengono cenni di ironia, tristezza ed orgoglio.
Sto leggendo un libro sul rapporto con i bambini che parla proprio di questo, i padri e la trasparenza dei propri sentimenti.
A presto "obi uan"
G

Anonimo ha detto...

Ciao carissimi!
primo giorno di vacanze e finalmente mi posso dedicare con più calma al trasloco e soprattutto a cucinare cose buone: coniglio in casseruola con intingolo di carote, sedano, cipolla, prezzemolo e capperi.
Dolce: cantuccini e marsala.
E' piaciuto anche a Ubik!

Stregazelda ha detto...

a volte il caso rovescia le condizioni in nostro favore...ciao dioniso, tutto bene lì? Qui si sta in piena campagna elettorale, con tutte le conseguenze del caso. Un saluto

Anonimo ha detto...

SIAMO TORNATI!!!
Trasloco e lavori quasi finiti. E quindi dopo essermi aggiornato sugli ultimi post mi rimetto in carreggiata...

dioniso ha detto...

gianlu, grazie per i complimenti.
È interessante il libro sul rapporto con i bambini? Anch'io recentemente ho letto qualcosa.
Penso che soprattutto in passato i padri avessero molte difficoltà ad esprimere i propri sentimenti verso i figli.

Ciao Eva Kant! Ti vedo di nuovo in forma. L'ego gastronomico si è rinvigorito? ;-)


Stregazelda, che piacere risentirti!
Si a volte il caso lavora anche per noi... altre contro...
A parte le cadute tutto bene. E tu? Avrai molto lavoro immagino.
C'è ottimismo?

ubik, soddisfacente il trasloco?

Stregazelda ha detto...

dioniso,
parecchio lavoro, più entusiasmo fuori che dentro, incertezza sul futuro...e all'estero che aria tira? Per il resto tutto molto bene, periodo positivo di fortificazione fisica e psichica.

Anonimo ha detto...

@ Dioniso: vai sul nostro blog e capirai...

Anonimo ha detto...

soddisfatto...altrimenti rimborsato :-)

Anonimo ha detto...

Ciao ciao ciao
Non sapevo del flicorno: che strumento interessante!

Come stai?
Smack!

dioniso ha detto...

Stregazelda, non so bene che aria tiri all'estero, ma quella che tira in Italia non mi piace molto. Siamo appena tornati dall'Italia ed ho assistito a "discussioni" politiche in cui padri di famiglia di mezza età parlavano di bombe, teste tagliate e rivoluzioni come soluzioni per gli italici problemi... :-0
Mi fa piacere che le cose ti vadano bene.

Eva kant e Ubik, sono appena passato :-)

Ciao Eli! Potrebbe andar meglio.... ma pure peggio. Tu come stai?

Anonimo ha detto...

"Qui si fa la rivoluzione senza alcuna distinzione,
sesso, razza o religione: tutti pronti per l’azione.
L’Italia, non lo sai, ha problemi araldici: i baroni
sono pochi e han troppi conti per dei medici. Poi
ha problemi etici, politici, geografici, geologici, ma
i peggio restan quelli genealogici…

Cambio di programma: annulliamo la
rivolta. Abbiamo una famiglia e non dev’essere
coinvolta…
Non si fa la rivoluzione, l’hanno detto in
Televisione… chi c’è andato che delusione!

Era
chiuso anche il portone."

Frankie Hi-NRG "Rivoluzione"

un saluto a tutti

dioniso ha detto...

ziomassimo, quando ho sentito parlare di rivoluzione non ho potuto esimermi dal citare Enzo Biagi che diceva che la rivoluzione nella storia d'Italia c'è stata solo una volta e il promotore della rivoluzione partecipò in treno.