venerdì, giugno 29, 2012

Italia - Germania e l'autoironia della Bäckerei: un altro passo verso la riconciliazione

Poco fa sono andato a comprare il pane. Entrando nella Bäckerei ho pensato: ah, ho lasciato il cellulare in macchina (ero inusualmente in macchina perché dovevo riportare al fruttivendolo dei tavoli che ci aveva prestato per l'evento di Volare di sabato) ma sicuramente oggi non ci sarà nulla da fotografare.

E invece no! E quando ho visto quegli Amerikaner non ho saputo trattenermi dall'impulso di tornare indietro per munirmi dello strumento immortalatore.
Bellissimo! Ho pensato. Ma stessero finalmente imparando un po' di autoironia e di leggerezza?
Poi, continuando il percorso verso il fruttivendolo, ascoltavo uno dei miei canali preferiti: Deutschlandfunk. Durante lo speciale dello sport hanno trasmesso un'intervista in cui Löw diceva:
Comunque eravamo forti, preparati, abbiamo giocato bene, eravamo i più giovani, ecc. ecc.
Alla fine dell'intervista il commentatore ha ripreso la linea e ha commentato:
Ja, aber ohne Titel! (Sì, ma senza titolo!)
Dai, secondo me cominciano ad imparare. Un altro passo nel mio percorso verso la riconciliazione.

A proposito, pare che durante il vertice europeo Monti abbia detto alla Merkel: il rigore non basta!

2 commenti:

Brunhilde ha detto...

Dopo la prima semifinale alla tv ho sentito dire un paio di volte adesso potremo avere la nostra Revanche contro la Spagna, che ci ha eliminato due anni fa ai mondiali. Ed è esattamente lì che ho capito che Trapattoni aveva ragione, quando ha ricordato (durante una delle sue recenti conferenze stampa da CT dell'Irlanda): non dire gatto finché non l'hai nel sacco. Specie se il felino in questione è un cliente ostico, che non s'è mai lasciato battere. Effettivamente, la Germania di quest'anno non aveva mai perso una partita, mentre l'Italia era arrivata zoppicando. Solitamente a me di calcio non importa un'emerita miccia, però l'altra sera non ho resistito ed ho sibilato: freu' Dich nicht zu früh..

Per adesso, c'è un'altra Revanche che ha ancora da venire. Chissà, prima o poi la storia potrebbe cambiare.

dioniso ha detto...

Sì dopo i quarti di finale erano già sicuri di arrivare in finale. Tanto che la Merkel aveva già prenotato il posto a Kiev facendo una doppia figura di *****. Magari cominciano ad apprendere un po' di auto-ironia, ma per quanto riguarda la scaramanzia ne hanno ancora di strada da fare.

"La Germania di quest'anno non aveva mai perso una partita, mentre l'Italia era arrivata zoppicando."
E infatti è proprio quello il bello del calcio. Considera che l'Italia nel 1982 si qualificò non zoppicando bensì strisciando: ebbe la meglio sul Camerun per differenza reti. In patria ci furono delle polemiche furibonde contro Bearzot e la nazionale. L'Italia finì in un altro girone con i giganti mondiali del calcio: Brasile e Argentina. Tutti scommettevano su risultati tennistici. E invece l'Italia li sconfisse entrambi e continuò fino a sconfiggere i soliti in finale.
Io il calcio lo seguivo molto fino alla mia prima adolescenza. Poi me ne sono progressivamente disamorato fino ad arrivare quasi ad odiarlo ma da quando vivo qui mi si è riacceso l'interesse (solo) per le partite della nazionale.
Certo una volta dovrà succedere. Io pensavo che ieri sarebbe stata la loro volta buona, ma pare che dovranno attendere ancora un po'. Almeno due anni.