lunedì, aprile 29, 2013

La disinformazione sui vaccini

Visto che il Fatto Quotidiano prosegue la sua campagna volta ad accrescere la paura nei confronti dell'uso dei vaccini e dato che proprio grazie a queste campagne aumenta la quantità di genitori che non fanno vaccinare i figli costruendo le premesse per la ricomparsa di epidemie, ho pensato di citare e consigliare la lettura di articoli scritti da persone molto competenti in materia allo scopo di contribuire a diffondere un'informazione più completa e basata su dati, razionalità e studi statistici piuttosto che su impressioni, sentito dire e singole opinioni.

Molto interessante è un articolo uscito di recente su Gravità ZeroVACCINO? SÌ, GRAZIE. È breve, sintetico e contiene i punti essenziali. Adatto per chi vuole un approfondimento veloce. Qualche passo saliente?

"Nel 1998, su un'autorevole rivista medica inglese, comparve un articolo a firma di tale dottor Andrew Wakefield che, sulla base di uno studio eseguito su 8 bambini, attribuiva al vaccino trivalente  la causa di una patologia nota come autismo. (...) Molti quotidiani ripresero la notizia che ancora adesso viene rilanciata da diversi siti internet. Ne seguì un vistoso calo nel numero dei vaccinati e un puntuale aumento nel numero dei casi di morbillo, tra cui alcuni mortali.
Conseguenza diretta dei falsi studi dell'ex dottor Wakefield è stata la recente epidemia di morbillo (Epidemia di morbillo in Inghilterra - Disposta vaccinazione di massa) che ha costretto molti genitori a vaccinare d'urgenza i propri figli. Perché? Perché hanno creduto ad una notizia falsa, non hanno verificato le fonti, hanno pensato che un campione di 8 bambini fosse in grado di rappresentare fedelmente la popolazione da cui è stato estratto. E così rifiutano di vaccinare i figli contro malattie la cui pericolosità è ben maggiore di quella dei possibili effetti collaterali (provati) del vaccino....
Qualche anno dopo, un collaboratore del dottor Wakefield rivelò che i dati riportati nel famoso articolo erano stati falsati ad arte, e Wakefield, autore della frode, fu radiato dall'ordine dei medici britannici."

Ma molti ancora oggi ignorano il finale e continuano ancora a credere alla storia inventata.

In Autismo, cioccolato, Nobel e correlazioni troverete invece un bell'articolo in cui Bressanini mostra come le correlazioni, se usate in modo parziale, possono suggerire le implicazioni più improbabili.
A che servono allora gli studi sulle correlazioni? - si chiede Bressanini. A varie cose, ma non a dimostrare un rapporto di causa ed effetto. Prima di tutto servono ad escludere che due fenomeni mostrino correlazione. Nel caso una correlazione invece esista può valere la pena proseguire le ricerche e scoprire se davvero sussista un rapporto di causa ed effetto. Magari cercando e dimostrando l’esistenza di un meccanismo plausibile che spieghi la correlazione. Oppure suggerire un nuovo esperimento da effettuare. Ma una correlazione da sola, una semplice analisi statistica di una serie di dati, in questo campo non ha molto valore.

Ancora Dario Bressanini su Un vaccino testato parla della H1N1 e ci racconta poi la storia dei vaccini antipolio e antidifterico, di come era la situazione prima dei vaccini, di come sono cambiate le cose e di come potrebbero cambiare di nuovo se si tornasse indietro. Bressani termina scrivendo:
'Niente consigli sanitari quindi. Un consiglio però ve lo do lo stesso: lasciate perdere i “canali alternativi” degli sciroccati su YouTube e seguite come me l’evoluzione della pandemia sui siti ufficiali che vi ho segnalato, se non altro per imparare qualche cosa di più sui virus e sui vaccini.'

Aggiungo una breve citazione da medbunker dall'articolo Vaccini e bufale : “Il vaccino è un farmaco e come qualsiasi sostanza esistente al mondo, può avere effetti collaterali. Il fatto che sia una delle poche sostanze somministrate a miliardi di individui diversi e di tutte le età ne fa probabilmente il farmaco più testato al mondo. I suoi rischi sono infinitamente inferiori ai suoi benefici e nella stragrande maggioranza dei casi sono di minima gravità. Non vaccinarsi non solo espone chi lo fa al pericolo di malattia ma espone anche la sua comunità visto che è proprio la vaccinazione comune che protegge un gruppo dalle malattie infettive (più individui sono "scoperti" più la malattia rischia di ricomparire). Anche malattie considerate "banali" come il morbillo o la rosolia, possono causare gravi danni.”

E un grafico tratto dalle stesso articolo che, tanto per confermare che gli studi sulle correlazioni servono anche ad escludere correlazioni, mostra come in Giappone, a fronte di una diminuzione delle vaccinazioni (in giallo), aumentino i casi di autismo.

Altri articoli
Il mondo senza vaccini
In cui si racconta anche della bizzarra vicenda
della sfida "antivaccinica" di Jock Doubleday. Il "naturopata" americano ha offerto una somma di denaro a chi, medico o responsabile di aziende farmaceutiche, avesse accettato di assumere pubblicamente una mistura contenente gli stessi additivi contenuti in un vaccino. Doubleday credeva di stupire tutti mostrando che nessun medico si sarebbe esposto. Ma si era sbagliato, qualcosa non andò come da lui previsto.

La trilogia del vaccino:
Vaccini: Introduzione (I parte)
Vaccini: Wakefield, vaccini, autismo e denaro (II parte)
Vaccini: innocui o velenosi? (III parte)

E infine, un po' fuori tema, qualcosa sul complottismo:
Io, complottista (I parte)
Io, complottista (II parte)

2 commenti:

Walter Caputo ha detto...

Ottimo articolo! Complimenti!
Walter Caputo

dioniso ha detto...

Grazie!
Anche se ho solo citato il lavoro degli altri.... Quindi grazie a te!