mercoledì, dicembre 16, 2015

Sistema sanitario italiano tra i primi al mondo

Sicuramente ci saranno anche molti problemi ma (e soprattutto grazie al sistema pubblico) è pur vero che...

1. Nella lista dei sistemi sanitari più efficienti del mondo del 2014 l'Italia risulta terza.


2. Nel 2000 il sistema sanitario italiano è stato classificato come il secondo migliore al mondo dopo la Francia dall'Organizzazione mondiale della sanità,

Fonte: OMS World Health Report - I dettagli sono a pagina 200 del Full report (pdf, 1.73Mb) ma di seguito ne ho riportato un estratto.
Nota: L'ultima classifica dei sistemi sanitari del mondo è stato prodotta dell'OMS nel 2000. La classifica non viene più prodotta a causa della complessità del lavoro richiesto.

    Rank   Country 
     
    1         France
    2         Italy
    3         San Marino
    4         Andorra
    5         Malta
    6         Singapore
    7         Spain
    8         Oman
    9         Austria
    10        Japan
    11        Norway
    12        Portugal
    13        Monaco
    14        Greece
    15        Iceland
    16        Luxembourg
    17        Netherlands
    18        United  Kingdom
    19        Ireland
    20        Switzerland
    21        Belgium
    22        Colombia
    23        Sweden
    24        Cyprus
    25        Germany
    

3. Dato ribadito anche dalla pagina inglese di Wikipedia sul sistema sanitario italiano

La spesa sanitaria in Italia ha rappresentato il 9,2% del PIL nel 2012 (circa 3.200 $ pro capite e circa il 77% di essa è stata coperta con denaro pubblico). Il dato è leggermente inferiore alla media (9,3%) nei paesi OCSE.
Nel 2000 il sistema sanitario italiano è stato classificato come il secondo migliore al mondo dopo la Francia dall'Organizzazione mondiale della sanità, e secondo il CIA World Factbook, l'Italia è all'undicesimo posto nella classifica relativa all'aspettativa di vita. Grazie al suo buon sistema sanitario, l'aspettativa di vita in Italia era di 82,3 anni nel 2012: più di due anni al di sopra della media OCSE.


Ecco, se dovesse capitarci di parlarne, soprattutto con amici/colleghi e conoscenti stranieri, ricordiamoci anche di questi dati.

Ne hanno parlato oggi a Tutta la città ne parla.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

"Grazie al suo buon sistema sanitario, l'aspettativa di vita in Italia era di 82,3 anni nel 2012: più di due anni al di sopra della media OCSE". Questa frase suscita delle perplessità. Sembrerebbe che l'aspettativa di vita sia legata al sistema sanitario. Non credo che un buon sistema sanitario sia una condizione necessaria e sufficiente a determinare questo valore:mi basta pensare al fatto che in Germania non si utilizza il bidet o si consuma poco olio extra vergine di oliva (per non parlare del clima) per concludere che l'aspettativa di vita non può essere legata al servizio sanitario. Semmai bisognerebbe considerare un parametro più oggettivo come il tasso di mortalità infantile per vedere quale sistema sanitario è migliore...lì effettivamente c'è una incidenza notevole. Ancora:sarebbe interessante prendere dei tumori come il tumore alla prostata,al colon o diversi tipi di leucemie e vedere:a un tedesco a cui è diagnosticata una certa malattia (grave) cosa accade dopo cinque anni? Cosa accade a un italiano dopo lo stesso tempo? Quale è il tasso di sopravvivenza. E già questo mi sembrerebbe un parametro più oggettivo rispetto alla aspettativa di vita e al costo pro capite. A inizio dicembre il professor Barbera sottolineava,a Bologna,in un seminario sulle riforme costituzionali,che vi è un grande divario tra regioni come l'emilia-romagna e regioni come la calabria e la basilicata. E si diceva che con gli stessi parametri,prendendo basilicatra,lazio,calabria e campania,l'Italia sarebbe tra gli ultimi posti al mondo. Sicuramente il nostro è un sistema dove se stai male in ospedale ci vai...detto questo io più che ringraziare il ssn mi sento di ringraziare sinceramente il padreterno perché ritengo che più si sta lontano da questi luoghi e più si sta bene. Il problema sorge quando uno deve per forza di cose andarci...e tutta questa qualità non la vedo. Ammetto che a Bologna sono stato trattato bene...da codice verde ho atteso (a Bologna) quarantacinque minuti e poi immediatamente sono stato ricoverato...A sora con quel codice stavo ancora ad aspettare...Da laziale non mi sento di dire che questo sistema sanitario sia da secondo posto. Da persona che vive in Emilia-Romagna si. Però resta il fatto che andrebbero considerati parametri più oggettivi anche se difficilissimo da fare:prendere l'aspettativa di vita significa dedurre che in America vivono meno perché il ssn è peggiore...ricorda le statistiche che attribuiscono fondi all'università italiana e che adottano come parametro il numero dei laureati in corso: se ti laurei in corso significa che la didattica è buona e quindi io stato premio questa università con sovvenzioni...Persone come Gazzoni sostengono che ciò ha trasformato l'università in un esamificio dove si regalano le promozioni per mantenere in alta classifica l'università e ottenere finanziamenti. Da ciò affermo:dove si boccia di più si ha maggiore serietà perché il professore non è influenzato dai parametri economici. Ma agendo così si arriva al risultato che la facoltà di giurisprudenza di cassino (ultima in questa classifica per il numero dei laureati non in corso) dovrebbe essere la prima per qualità dell'offerta didattica. Bhè,ho seri dubbi in proposito considerando che non risultano laureati (o sono così pochi da non essere considerati) vincitori dei concorsi di magistratura o notariato...questo per dire che le statistiche hanno diverse chiavi di lettura e da ciociaro leggere che il nostro ssn è tra i primi al mondo suscita perplessità...a sto punto:pensa chi so l'artri (come direbbe un mio amico). Andrea

dioniso ha detto...

Tutte osservazioni giuste le tue, Andrea. L'unico vizio mi pare che sia nella tua premessa. Mi sembra che tu abbia estrapolato una frase presa dalla trasmissione radiofonica e l'abbia eletta a citerio di valutazione usato dallo studio. Sono d'accordo con te che quella frase sia totalmente illogica. Solo che quella frase va valutata per quello che è. E cioè un commento superficiale di un conduttore radiofonico. Diversi studi di diverse organizzazioni mondiali concordano nel classificare quello italiano tra i primi sistemi sanitari del mondo. Quegli studi vengono condotti da esperti in materia e mi pare un po' ingenuo pensare che come unico parametro considerino l'aspettativa di vita media. E mi pare anche un po' ingenuo pensare che i parametri che vengono in mente a noi dopo cinque minuti di lettura non siano già venuti in mente a loro. Inoltre sai anche bene che le esperienze personali contano ma fino a un certo punto quando si stanno valutando servizi offerti a milioni di persone. E per quanto riguarda il sistema sanitario statunitense, esso è effettivamente uno dei peggiori del mondo occidentale. Basti pensare che la mortalità infantile a Cuba è il 37% meno di quella negli USA. Ciò non significa che negli USA possano esserci anche centri di eccellenza mondiale ma nella valutazione del sistema sanitario si valuta la media e anche quanto quelle strutture siano accessibili al cittadino medio.

Anonimo ha detto...

Dunque riporto breve osservazioni: da http://www.indexmundi.com/Map/?v=29&r=xx&l=it è riportato che su mille feti nati vivi entro un anno ne muiono a Cuba 5,6 negli Usa e 3 in Italia. L'aggiornamento è di gennaio 2014. Ma wikipedia riporta invece per gli Usa il numero di 8 e per l'Italia il numero di 6. Dati non aggiornati quindi. Nella pagina è richiamato l'indexmundi ma rimane il limite di una enciclopedia LIBERA,dove libertà sta nel fatto che tutti possono scrivere tutto. Sulla affermazione del secondo posto rimango perplesso. E infatti trovo testuali parole (pronunciate davanti al commissario europeo per la salute):"Con 648 punti su 1000, l'Italia si colloca al 21° posto dell'Euro Health Consumer Index (EHCI), cedendo una posizione rispetto al 2013. Posizionata fra la Slovacchia e l'Irlanda, l'Italia è uno dei pochi paesi europei a non avere migliorato il suo punteggio in base all'indice.[...]Nel complesso, invece, la performance del sistema sanitario italiano continua a scivolare verso il basso, proseguendo nel suo malaugurato cammino in discesa iniziato fin dai primi rilevamenti dell'EHCI. La sanità pubblica rientra fra i tanti e importanti sistemi del Paese che hanno disperatamente bisogno di riforme, ma nel clima di paralisi in politica imperante non vengono attuate misure in grado di porre rimedio alla scarsità di questi risultati. L'attuale regionalizzazione della sanità pubblica minaccia di allargare il divario fra nord e sud, rendendo talvolta difficile stabilire la media italiana. L'indagine relativa alle associazioni dei pazienti rileva un notevole miglioramento, in base al quale il Paese sembra avere ridotto significativamente il problema dei pagamenti in nero, guadagnando all'Italia un semaforo verde. Un buon risultato!
Raccomandazioni per il miglioramento del sistema italiano
- "Attendersi grandi riforme, che appaiono estremamente incerte, significherebbe prendersi in giro", afferma il dott. Bjornberg. "Sembra più probabile attuare misure specifiche, come una forte svolta nella prevenzione antifumo, dato che quest'ultimo è una delle cause degli scarsi risultati dei trattamenti. L'eccessivo consumo di antibiotici va a braccetto con l'elevato livello di gravi infezioni ospedaliere: si tratta di una correlazione pericolosa, che andrebbe affrontata". La parità del sistema sanitario sembra anch'essa essere a rischio, in una situazione fortemente accelerata dall'abissale mancanza di preparazione per l'assistenza a lungo termine della popolazione in invecchiamento. Sotto questo punto di vista, infatti, l'Italia si colloca allo stesso posto di Romania e Grecia, ma ancora una volta non sembra esservi alcuna volontà politica di attuare azioni risolutive". Le statistiche complete,i criteri che sono qui specificati e sono 6,ognuno di essi ricomprende ulteriori voci, sono:a)diritti e informazione dei pazienti,b)accessibilità e tempi di attesa,c)risultati di salute,d)gamma e accessibilità dei servizi offerti e)prevenzione e f)prodotti farmaceutici. Viene indicato inoltre chi finanzia questa società. Ai primi posti della classifica vengono collocati paesi bassi,svizzera e norvegia...l'Italia,come è logico che sia per chi frequenta gli ospedali italiani non è ai primi posti.
http://www.healthpowerhouse.com/index.php?Itemid=55
http://www.saluteinternazionale.info/2015/03/la-classifica-dei-sistemi-sanitari-europei-secondo-lehci/
A me da italiano farebbe piacere stare al secondo posto ma non posso vantarmi di una cosa che di fatto non c'è.
Andrea

dioniso ha detto...

Ti ho risposto con Valutazioni del sistema sanitario italiano: una tabella riassuntiva