giovedì, gennaio 21, 2016

Violenza sulle donne: i numeri dell'Unione Europea

Riprendo un tema che avevo già trattato in "Femminicidi: i numeri e l'autopercezione italiana". Questi dati sono stati pubblicati a marzo del 2014 dall'Agenzia europea dei diritti fondamentali e sono di carattere più generale: sono relativi alle donne che hanno subito violenza fisica e/o sessuale dall’età di 15 anni nei 12 mesi precedenti l’intervista all'interno dei 28 stati dell'Unione Europea. Li ho scoperti leggendo "Colonia: i fatti, le indagini, le reazioni, il dibattito" e "Violence against women: what the EU-wide survey tells us".
Oltre all'ovvia tristezza che suscitano tali dati, trovo anche interessante il fatto che la graduatoria sia probabilmente molto anti-intuitiva secondo l'autopercezione di molti paesi europei.


3 commenti:

dioniso ha detto...

Da FB

Paolo
già,sorprendente, e speriamo non sia soltanto una minore propensione a denunciare o parlare in alcuni paesi

Roberto
In effetti è una percentuale delle donne UE che hanno denunciato una violenza sessuale.

Dioniso Dionisi
No, non è una percentuale delle donne UE che hanno denunciato una violenza sessuale. Da quanto scritto su http://fra.europa.eu/en/publication/2014/violence-against-women-eu-wide-survey-main-results-report
"This FRA survey is the first of its kind on violence against women across the 28 Member States of the European Union. It is based on interviews with 42,000 women across the EU, who were asked about their experiences"
deduco che sia un sondaggio eseguito su campioni rappresentativi delle popolazioni femminili dei vari paesi.

Roberto
ok, comunque di donne che lo hanno dichiarato/denunciato, cioè che hanno risposto al sondaggio. Questo per sottolineare che in molti paesi queste cose sono ancora un tabù da raccontare.

Dioniso
Sì, sicuramente c'è una componente soggettiva ma credo che i sondaggi siano anonimi e non capisco perché non possiamo accettare i dati che nell'Europa del Nord, a differenza di quel che pensiamo, le violenze sulle donne siano generalmente più frequenti rispetto ai paesi mediterranei. Non può essere anche questo un segno della presenza di un pregiudizio auto-denigratorio?

Annalisa Santi ha detto...

Effettivamente, visto che i dati non si basano su denunce ma su un sondaggio (presumo di tipo anonimo), stupisce il fatto che in pole position ci siano paesi nordici, normalmente considerati esempi di democrazia e di rispetto dei diritti umani. Forse hai ragione tu quando affermi che può essere anche questo un segno della presenza di un pregiudizio auto-denigratorio!!!

Anonimo ha detto...

Condivido quello che dice Dioniso...l'ho sempre detto. In Italia questo fenomeno è marginale perché a prevalere è la donna,ovunque. Gli uomini sono deboli e non reggono il confronto. Ma anche questo non va bene e spero che nel futuro la donna conceda all'uomo la parità. Andrea