Recentemente ho scoperto un’interessantissima serie di tre puntate che mi ero perso: lettere a Umberto Galimberti.
Ho dettato gli appunti che riporto di seguito per cercare di ricordare alcune delle tante osservazioni interessanti che ho ascoltato. Li ho organizzati per temi.
Trovare un senso alla propria vita
“è una presunzione pensare che la mia vita sia così importante da avere addirittura un senso”
Nietzsche: il pastore guarda il gregge con invidia perché questo sembra felice nella sua unica consapevolezza dell’istante presente. Però il pastore non vuole essere felice come l’animale. Perché l’uomo vive anche la proiezione verso il futuro. E il futuro gli si presenta, affiancato al passato, come un orizzonte di senso. La felicità dell’uomo è quando il senso della sua vita soddisfa la sua esigenza di senso.
“Ecco io direi di rinunciare a questa esigenza di senso. Perché è una presunzione che la mia vita sia così importante da avere addirittura un senso. La vita ha un percorso. E alla fine il senso del mio percorso è nelle cose che ho fatto. Ma, tra queste, avrò fatto ciò che mi era possibile fare. Però l’uomo ha bisogno di costruire un senso (messaggio cristiano) e se non lo realizza è infelice. E allora ai miei pazienti dico che la richiesta di senso è una richiesta impossibile da realizzare. Ma un consiglio che posso dare è: nel fine settimana, invece di fare le code in auto, indaghi se stesso e arricchisca se stesso attraverso la cultura. Legga libri se ha voglia di trovare un senso e un orizzonte d’espressione.”
Ho dettato gli appunti che riporto di seguito per cercare di ricordare alcune delle tante osservazioni interessanti che ho ascoltato. Li ho organizzati per temi.
Trovare un senso alla propria vita
“è una presunzione pensare che la mia vita sia così importante da avere addirittura un senso”
Nietzsche: il pastore guarda il gregge con invidia perché questo sembra felice nella sua unica consapevolezza dell’istante presente. Però il pastore non vuole essere felice come l’animale. Perché l’uomo vive anche la proiezione verso il futuro. E il futuro gli si presenta, affiancato al passato, come un orizzonte di senso. La felicità dell’uomo è quando il senso della sua vita soddisfa la sua esigenza di senso.
“Ecco io direi di rinunciare a questa esigenza di senso. Perché è una presunzione che la mia vita sia così importante da avere addirittura un senso. La vita ha un percorso. E alla fine il senso del mio percorso è nelle cose che ho fatto. Ma, tra queste, avrò fatto ciò che mi era possibile fare. Però l’uomo ha bisogno di costruire un senso (messaggio cristiano) e se non lo realizza è infelice. E allora ai miei pazienti dico che la richiesta di senso è una richiesta impossibile da realizzare. Ma un consiglio che posso dare è: nel fine settimana, invece di fare le code in auto, indaghi se stesso e arricchisca se stesso attraverso la cultura. Legga libri se ha voglia di trovare un senso e un orizzonte d’espressione.”
Dio è morto e il dio denaro
Quando frasi e concetti, ascoltati e riascoltati da chi li ripeteva probabilmente senza comprenderli a fondo, perdono il loro senso profondo e scadono al livello di un qualsiasi banale luogo comune.
Ma poi, improvvisamente, se riascoltati nel contesto appropriato e attraverso le spiegazioni giuste, essi riacquistano il significato originale.
A me oggi è bastato questo semplice parallelo di Galimberti.
Se dal medioevo togliamo il concetto di Dio non comprendiamo nulla di quell’epoca. Perché Dio pervadeva le vite di tutti: dai più umili ai più potenti.
Se invece togliamo il concetto di Dio dalla società moderna continuiamo a comprendere quasi tutto. Ma se togliessimo il concetto di danaro allora non capiremo più nulla.
Conosci te stesso
Per vivere meglio bisogna conoscere meglio se stessi ma anche conoscere meglio i propri limiti.
Se aspiriamo a una nostra realizzazione che pone l’obiettivo aldilà dei nostri limiti stiamo ponendo le basi per la nostra infelicità.
Libertà e identità
Libertà e identità sono più o meno mutuamente esclusivi. Se si ha una forte identità, ovvero prevedibilità di comportamenti in situazioni date, allora si è poco liberi. Infatti si è intrappolati in una sorta di predestinazione costituita dalla nostra stessa forte identità.
Emozioni e sentimenti
Le emozioni le vivono tutti. I sentimenti bisogna apprenderli. Bisogna imparare a riconoscerli.
CristianesimoIl cristianesimo ha plasmato il pensiero e l’agire dell’Occidente instillando una fiducia nel futuro. In tal senso tutti siamo cristiani: Marx, Freud, la Scienza...
Uomo come soggetto della storia: intenzioni e risultatiLa prospettiva cristiana del giudicare anche le intenzioni oltre ai risultati ha formato un aspetto della giurisprudenza europea. Questa prospettiva non esiste in altre culture, come ad esempio in quella cinese. La società e moderna si sta spostando sempre di più verso la valutazione dei risultati indipendentemente dalle intenzioni. E un fatto correlato è la retrocessione dell’essere umano dal ruolo di soggetto della storia. Soggetto lo era quando la tecnica aveva dimensioni più governabili.
Ecco le tre puntate radiofoniche
I concetti di identità e di libertà, e l'efficacia delle attuali metodologie psicoanalitiche e psicoterapeutiche nel risolvere le problematiche esistenziali.
L’idea di difesa del territorio, la paura del cambiamento fanno parte della natura dell’uomo? Quale è il rapporto dell’Occidente con le migrazioni?
Quando frasi e concetti, ascoltati e riascoltati da chi li ripeteva probabilmente senza comprenderli a fondo, perdono il loro senso profondo e scadono al livello di un qualsiasi banale luogo comune.
Ma poi, improvvisamente, se riascoltati nel contesto appropriato e attraverso le spiegazioni giuste, essi riacquistano il significato originale.
A me oggi è bastato questo semplice parallelo di Galimberti.
Se dal medioevo togliamo il concetto di Dio non comprendiamo nulla di quell’epoca. Perché Dio pervadeva le vite di tutti: dai più umili ai più potenti.
Se invece togliamo il concetto di Dio dalla società moderna continuiamo a comprendere quasi tutto. Ma se togliessimo il concetto di danaro allora non capiremo più nulla.
Conosci te stesso
Per vivere meglio bisogna conoscere meglio se stessi ma anche conoscere meglio i propri limiti.
Se aspiriamo a una nostra realizzazione che pone l’obiettivo aldilà dei nostri limiti stiamo ponendo le basi per la nostra infelicità.
Libertà e identità
Libertà e identità sono più o meno mutuamente esclusivi. Se si ha una forte identità, ovvero prevedibilità di comportamenti in situazioni date, allora si è poco liberi. Infatti si è intrappolati in una sorta di predestinazione costituita dalla nostra stessa forte identità.
Emozioni e sentimenti
Le emozioni le vivono tutti. I sentimenti bisogna apprenderli. Bisogna imparare a riconoscerli.
CristianesimoIl cristianesimo ha plasmato il pensiero e l’agire dell’Occidente instillando una fiducia nel futuro. In tal senso tutti siamo cristiani: Marx, Freud, la Scienza...
Uomo come soggetto della storia: intenzioni e risultatiLa prospettiva cristiana del giudicare anche le intenzioni oltre ai risultati ha formato un aspetto della giurisprudenza europea. Questa prospettiva non esiste in altre culture, come ad esempio in quella cinese. La società e moderna si sta spostando sempre di più verso la valutazione dei risultati indipendentemente dalle intenzioni. E un fatto correlato è la retrocessione dell’essere umano dal ruolo di soggetto della storia. Soggetto lo era quando la tecnica aveva dimensioni più governabili.
Ecco le tre puntate radiofoniche
I concetti di identità e di libertà, e l'efficacia delle attuali metodologie psicoanalitiche e psicoterapeutiche nel risolvere le problematiche esistenziali.
L’idea di difesa del territorio, la paura del cambiamento fanno parte della natura dell’uomo? Quale è il rapporto dell’Occidente con le migrazioni?