“… Quello che è decisivo non è la concettualizzazione della trascendenza ma la sua esperienza. Soprattutto in quanto auto-trascendenza. È decisivo il superamento di sé. È decisivo avvertire un ideale come più importante di sé e il conseguente fargli spazio al proprio interno assegnando a tale ideale il posto d’onore. Quando ci si apre a questa idea più importante di sé l’io trova una direzione. Se non si apre rimane in balia della ridda di voci interiori come un mercato dove vince chi grida di più. Se invece lo fa acquisisce un’idea guida e raggiunge l’unificazione interiore. Qualcosa più importante dell’ego diviene la condizione di realizzazione dell’ego. Perché dell’ego senza questa dimensione ulteriore a sé non è più nemmeno ego, ma solo la confusione di tanti piccoli e contrastanti io. Sembra paradossale ma diventiamo veramente noi stessi superando noi stessi…”
Vito Mancuso da "La vita giusta: la coscienza e le quattro virtù cardinali"
Vito Mancuso da "La vita giusta: la coscienza e le quattro virtù cardinali"
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