sabato, febbraio 11, 2023

Pensierini su Sanremo

Nella prima parte della mia vita adulta snobbavo Sanremo. Poi ho cominciato a guardarlo con un atteggiamento diverso. Adesso me lo godo per quello che è cercando di limitar i pregiudizi. E a volte ho scoperto canzoni che sono diventate parte del mio bagaglio musicale.
Mi pare anche che negli ultimi anni la qualità media sia cresciuta. Però, a differenza delle ultime 2 o 3 edizioni, quest’anno nessuna canzone mi ha catturato al primo ascolto.
Poi, oltre all’aspetto musicale, c’è anche quello dello spettacolo in generale. Ad esempio, nella mia ignoranza, non conoscevo Chiara Francini. Sono rimasto davvero ammirato dalle sue qualità, e in particolare da questo monologo.
Invece, una cosa che non sopporto molto è l’Auto-Tune. Pare che lo usino come strumento "per creare effetti di distorsione". Ma, a mio avviso, un software che corregge l’intonazione e le imperfezioni non dovrebbe essere ammesso in quel contesto. È un po' come dare la possibilità di gareggiare senza ostacoli in una corsa a ostacoli.

5 commenti:

dioniso ha detto...

Da FB
Luciano - beh ne fai una questione musicale, cioè di una cosa che occupa 45 minuti su 5 ore di programmazione a serata, io passo
Dioniso Dionisi
Luciano, non solo. Chiara Francini non è questione musicale.
Luciano
Dioniso sì, ma sono molto critico su queste doglianze, risparmio qui la mia opinione, semmai ne avrò voglia, solo sul mio profilo o a voce quando ci sentiamo per telefono

Paolo
Condivido il tuo punto di vista. Riguardo all'Auto-Tune, anche se utilizzato a scopo di distorsione timbrica e non per correggere l'intonazione, lo trovo ormai usurato e abusato. Insomma, non se ne può più di quell'effetto robotico ascoltato in continuazione.
Dioniso Dionisi
Sì, infatti. È molto valida pure la tua osservazione. L’auto-tune ha stufato! Diciamocelo. 🙂

Max
Condivido totalmente il tuo pensiero, penso da sempre ciò che hai scritto e quindi non ho mai snobbato Sanremo.
In merito all'autotune, io ritengo che ultimamente se ne sia abusato e che in effetti utilizzarlo per centrare l'intonazione sia anche alquanto scorretto. Ma credo che un suo utilizzo sobrio e morigerato sia da considerarsi uno dei tanti filtri ed effetti usati attualmente nella produzione della musica moderna. Alla stregua di un chorus o un overdrive applicato ad una chitarra elettrica in un brano rock.
Max
Per quanto riguarda la cattura al primo ascolto di un brano, solitamente io faccio un piccolo test, ovvero quale ritornello di tutte le canzonette nazionalpopolari ascoltate mi resta nella testa in questi giorni. Ebbene, quest'anno i vincitori sono Colapesce & Di Martino, che test a parte, reputo comunque una delle canzoni più interessanti di questo festival (insieme a quella dei Coma_Cose), nella quale avverto pure un certo riferimento a Battisti e Battiato.
Dioniso Dionisi
Max, sono d’accordo sul suo uso parziale come effetto dosato al punto giusto. E, se stessimo parlando di composizioni musicali in cui strumenti e voci sono considerati allo stesso livello gerarchico, sarei d’accordo totalmente.
Ma qui il contesto è un festival canoro della canzone italiana. Non dico che debba essere giudicata solo la qualità della voce. No, assolutamente. Ma forse un pizzico di attenzione in più alla voce rispetto agli effetti strumentali me lo aspetterei.
In realtà su questo discorso dell’auto-tune sono pure disposto a cambiare idea. Ma, per il momento, la vedo così.
Se poi si volesse giudicare la canzone in sé, indipendentemente dalle qualità del cantante, allora potremmo pure tornare al vecchio playback.
Magari qualcuno potrebbe obiettare che l’auto-tune è il giusto compromesso.

dioniso ha detto...

Simona
Sono d'accordo con te, Flavio, in alcune edizioni Sanremo ha fatto emergere canzoni che sono diventate parte della nostra vita. Questa edizione è stata meno coinvolgente delle due precedenti, nonostante ciò qualche piccola emozione l'ha regalata.

Dioniso Dionisi
Simona, sì, magari poi, riascoltando il giudizio potrebbe pure cambiare...

dioniso ha detto...

Da WA
Claudio - L'auto-tune lo usano quasi tutti in tutto il mondo al giorno d'oggi.
Serve in origine a contrastare gli effetti della distorsione Larsen e cioè il ritorno nella cuffia del cantante del suono delle casse acustiche che lo confonderebbe.
Lo so che non sarebbe giusto ma permette anche a chi non ha voce ed intonazione di apparire in qualche modo un po' meglio di quello che è.
Stessa cosa sarebbe come dire che non è giusto che i ciclisti o gli atleti si dopino.
Tutti lo fanno e quindi , se vuoi restare competitivo , ti devi adattare.
Comunque , se sei bravo , la differenza con chi non lo è si riconosce sia come cantante sia come ciclista sia come atleta.
Tutto sommato di gran lunga meglio adesso che cantano dal vivo invece degli infami anni 80 dove usavano tutti il più vergognoso playback.
Per Flavio : Mengoni ha questa sua caratteristica di essere quasi costantemente fuori intonazione di un poco ( un quartino di , tono appunto ) nei passaggi dal medio all'alto e ne fa una sua originalità.
Purtroppo la tendenza attuale è di considerare bravo il cantante maschio ( insomma..... ) più si spinge a note alte .
Nel suo caso non ha la gamma completa di emissione in zona acuta ed il risultato è sgraziato.
Come personaggio pubblico ha molte caratteristiche vincenti come avvenenza fisica , bella presenza , orientamento sessuale di moda nell'ambiente e sicuramente sensibilità d'animo derivata .
Alle spalle ha una maxi casa discografica ( Sony ) ed un management che ne fanno un prodotto costruito a dovere , giusto giusto per quest'epoca.
Come già detto , di Mengoni ci sono canzoni che mi piacciono davvero ma soprattutto quelle dove non strozza la voce sui registri alti .

dioniso ha detto...

Dioniso: Per quanto riuguarda Mengoni, effettivamente, riascoltandolo, si nota. Soprattutto quando non canta insieme alle altre voci.
Per quanto riguarda l’auto-tune, sì, sicuramente molto meglio del playback ma continuo a considerarlo un modo di barare.
E il tuo parallelo è perfetto: sarebbe come legalizzare l’uso dell’EPO per i ciclisti. Così consentiamo anche a chi non ha le qualità di fare ciclismo? Certo, si potrebbe discuterne da una prospettiva etica. Ma mi pare che al momento l’epo sia ancora illegale.

dioniso ha detto...

Dionsio: per essere chiari, io intendo l’uso di quel software in modo tale che da creare un immediato spostamento dell’intonazione verso il semitono più vicino della scala cromatica con conseguente cambio del timbro, che assume una caratteristica che molti definiscono robotica.
È descritto bene qui. Auto-Tune