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giovedì, novembre 28, 2013

Piluccatura: lo scontro finale

I numeri di questa seconda tornata di frangitura sono: 735 Kg di olive e 99 Kg di olio. Per una resa del 13,5 % circa.
E il mio contributo finisce qui. Ora rimangono una trentina di piante di cui il babbo dovrà occuparsi in solitaria.
Il bilancio del primo anno di raccolta meccanizzata mi porta a dire che, dal punto di vista pratico, l'abbacchiatore presenta solo vantaggi. I tempi di raccolta vengono drasticamente ridotti. E, l'insidioso uso delle scale a pioli viene totalmente eliminato.
L'unico svantaggio è di carattere spirituale. Con l'uso di quello strumento anche i suoni della piluccatura si riducono drasticamente.

lunedì, novembre 25, 2013

Eppur si pilucca

E infine il tempo ci ha concesso la giornata di ieri e la metà di quella odierna. Attraversando diverse fasce climatiche, ieri abbiamo completato sette piante (250 Kg circa) e oggi sei (150 Kg circa). Chissà come andrà domani con i -4° previsti? Saranno le mani congelate capaci di manovrare abbacchiatore e/o pinza. Lo scopriremo solo vivendo. Intanto ci siamo attrezzati con zuppa di ceci, farro e porcini.
 

sabato, novembre 23, 2013

Procrastinazione piluccatoria e arcobaleno

E anche oggi abbiamo dovuto procrastinare. Motivo: pioggerellina azzuppavillani. E seguendo il vecchio adagio, se non se pilucca se corre, mi sono impegnato di nuovo nella mia corsetta sulla provinciale per Orvinio.

Da dove, grazie proprio alla pioggerellina azzuppavillana, ho potuto ammirare un arcobaleno in tutta la sua eptacromatica interezza arcuale... o era esacromatica? No, forse pentacromatica. Ed ecco che possiamo aprire la breve parentesi storico-scientifica. Se vi siete sempre chiesti: ma sarò daltonico che non riconosco l'indaco? Sappiate che l'indaco non esiste! Ecco, mo l'ho detto. Se l'è inventato quel burlone nonché amante della numerologia, dell'alchimia e dell'occulto che era Sir Isacco Newton. I pianeti erano sette, le note erano sette, i giorni della settimana erano sette, non potevamo avere allora un arcobaleno con cinque o sei colori. Et voilà l'indacó!
Che poi uno si chiede sempre: ma dove nasce l'arcobaleno? E dove poteva nascere se non...

a Scandriglia? Luogo di dolci virtù.

 E che c'era di meglio poi per completare l'opera se non preparare
e quindi degustare un bel piatto di maccheroni (così si chiamano qui i tagliolini) fatti in casa con sparaci e catinali asparagi e hygrophorus russula accompagnati da un bicchiere del vino rosso prodotto da un amico d'infanzia?
E poi ditemi che non sono bucolico!

venerdì, novembre 22, 2013

Piluccatura subacquea

Tentativo di piluccatura fallito pure oggi. Causa: alberi troppo bagnati. Se non altro abbiamo incanalato nella cunetta il fiume di acqua piovana che scorreva per la strada. Un servizio per la comunità.


mercoledì, novembre 20, 2013

Scoiattolo nero

L'ho visto oggi durante la mia corsetta sulla provinciale per Orvinio. (Visto che non si pilucca si corre, altrimenti in casa si gela) No, quella non è la sua foto. Però gli somiglia. Non mi era mai capitato di vedere scoiattoli qui. Qualcuno li ha visti? ...O forse era un altro animale? No, no. Era uno scoiattolo nero.

martedì, novembre 19, 2013

Piluccatura

Bene. Anche quest'anno l'esperienza si ripete.

Ma, come potete vedere, ci si è meccanizzati. No, non fate battute facili. Non è quello in primo piano il nuovo mezzo elettro-meccanico!
E avete notato il sacco britannico?
Ad ogni modo, i due quintali di ieri si sono aggiunti al precedente raccolto per un totale di quasi 6 quintali
che il frantoio ci ha convertito in circa 75 Kg di olio. Resa 13% circa. Scarsina come lo scorso anno. Ma era prevedibile, vista la dimensione e il grado di maturazione delle olive.
Lo abbiamo versato ma non ancora assaggiato.
Per i prossimi giorni si prevede pioggia. Quindi penso che saremo costretti a rimanere in casa.

martedì, giugno 11, 2013

Fiori d'ulivo

Dieci giorni fa, durante il mio ultimo viaggio in patria, ho potuto accertare una presenza ragguardevole di fiori sugli ulivi. Se attecchiranno bene mi dovrò organizzare di nuovo per una settimana novembrina piluccante.

sabato, novembre 17, 2012

Al frantoio

Oggi abbiamo portato il raccolto (più o meno il prodotto di metà del campo) al frantoio.

Trasporto
 Pesatura: 345,5 Kg
Cernita e lavaggio
Frangitura
Gramolatura
 Estrazione e separazione
Ed ecco il nostro olio, immediatamente provato sul pane di mia madre: 46 Kg. Resa 13%. Scarsina. Ma era prevedibile, vista la dimensione, la forma e il grado di maturazione delle olive.
Nell'attesa ci è scappata anche un'interessante visita all'impianto di produzione di materiale per la cosmesi e per l'alimentazione animale effettuata con gli scarti del frantoio.

venerdì, novembre 16, 2012

Pause, mal di denti e incubi oppiacei

Oggi pausa di riflessione dalla raccolta delle olive. Causata anche da un fastidioso mal di denti notturno che non avevo mai provato nell'età adulta e che per calmare ho dovuto rovistare nottetempo tra i farmaci materni. Trovando infine un antidolorifico a base di oppiacei che dopo mezzora mi ha calmato il dolore. Ma il sonno successivo è stato infarcito di incubi. In cui, privo del lume della ragione, vagavo tra studi medici alla ricerca della strada per tornare a casa cercando inutilmente di contattare Zucchero.

Domani pomeriggio invece si macina! Vedremo qual sarà la resa dei tre quintali raccolti. Speriamo almeno un quindici.

E la pausa di riflessione odierna porta a rielaborare i suoni della piluccatura.

giovedì, novembre 15, 2012

I suoni della piluccatura

Il fruscio della pettinatura scernente delle frasche

La xilofonica vibrazione dei pioli percossi dalla gragnola di drupe:
nera grandine di oleosa fertilità


Il brusio dei cumuli di bacche che rotolano sui teli manovrati

Il passo appesantito sull'umido terreno erboso

martedì, novembre 13, 2012

Valle Crapetta

La prima giornata di "piluccatura" a Valle Crapetta è andata bene.
Alle 8 eravamo sulle piante. C'era il sole e le temperature erano miti come previsto.

Tanto che da verso metà mattinata siamo dovuti rimanere in maniche corte. Cosa abbastanza inconsueta.

E verso l'una ci siamo concessi un frugale pasto.

La produzione invece non è andata benissimo. Diverse piante erano quasi vuote. E alla fine abbiamo raccolto meno di un quintale con dieci piante.



lunedì, novembre 12, 2012

Piluccatura

Piluccatura è il termine sabino con cui si indica la raccolta delle olive. 
Dopo aver convinto il mi' babbo che se lo aiuto a piluccare non perderò il lavoro domani si comincia.  Mio padre ha predisposto scale, strumenti, cassette e teli (ballucce).
Mentre mia madre si è occupata di zuppa di cicerchia e gambuccio.
Tutto sembra ben predisposto. Quindi domani sveglia alle 6:30 e si comincia. Tempo previsto: sole e 20° di massima.

giovedì, dicembre 07, 2006

Piluccatura

Piluccare, è il verbo che nel dialetto sabino viene usato per descrivere la raccolta delle olive. Io sono nato in un paesino della Sabina, e ho trascorso lì tutta la mia infanzia fino ai miei 20 anni. Amavo quel paese e tuttora sono rimasto molto legato alle mie radici. Durante i primi 16-17 anni della mia vita non mi sarei mai spostato da quel paese. Tutti i miei amici, i miei miti e i miei riferimenti erano lì. Il paese non era ancora stato investito dalla tempesta culturale del consumismo e conservava ancora quell'innocenza, quella semplicità e quella concretteza proprie della cultura contadina. I miti erano quelli locali e non si subiva ancora la schiavitù del possesso di oggetti di consumo per poter essere considerati "fichi", anzi spesso era proprio il contrario.
Un periodo dell'anno che mi piaceva molto, oltre ovviamente alle vacanze estative, periodo in cui il paese si riempiva di "romani" e i "giardinetti" funzionavano a pieno regime, era quello tra la metà di novembre e fine dicembre. In questo periodo per l'appunto si piluccava (lo si fa tuttora, ma non essendo più lì lo narro come un ricordo del passato). Il paese si riempiva di oriundi che tornavano per pagare il tributo alle loro radici contadine. L'attività era frenetica: si cercava di arrivare al campo all'albeggiare. Le strade erano quindi intasate di mezzi agricoli e di asini che durante la mia infanzia erano più numerosi dei mezzi agricoli. Mio nonno possedeva un asino, anzi un'asina: Mora. Quando ero molto piccolo a volte mi portava in campagna con lui trasportandomi dentro i bigonci che pendevano dai fianchi di Mora. All'inizio degli anni '80 la povera Mora venne sostituita da un trattorino.
Di solito mio padre, i miei nonni e mio zio piluccavano mentre mia madre ed io mondavamo il raccolto che veniva stipato in cantina in uno spazio delimitato da palanche. Dopo qualche giorno arrivavano gli operai del frantoio della cooperativa a caricare le olive, si andava a seguire tutte le fasi della spremitura in questo ambiente impregnato degli odori e degli aromi dell'olio nuovo, e infine si tornava in cantina con i contenitori di acciao pieni d'olio. Dopodiché c'era il lavoro più pesante: l'assaggio dell'olio sulla bruschetta.
Col passare degli anni sono stato promosso a piluccatore, ma mio padre non mi faceva partecipare molto: non voleva distrarmi troppo dallo studio. Forse proprio per questo ora vedo la piluccatura come un'attività piacevole, a differenza di qualche mio coetaneo che veniva quasi obbligato dai genitori.