E anche oggi abbiamo dovuto procrastinare. Motivo: pioggerellina azzuppavillani. E seguendo il vecchio adagio, se non se pilucca se corre, mi sono impegnato di nuovo nella mia corsetta sulla provinciale per Orvinio.
E che c'era di meglio poi per completare l'opera se non preparare
Da dove, grazie proprio alla pioggerellina azzuppavillana, ho potuto ammirare un arcobaleno in tutta la sua eptacromatica interezza arcuale... o era esacromatica? No, forse pentacromatica. Ed ecco che possiamo aprire la breve parentesi storico-scientifica. Se vi siete sempre chiesti: ma sarò daltonico che non riconosco l'indaco? Sappiate che l'indaco non esiste! Ecco, mo l'ho detto. Se l'è inventato quel burlone nonché amante della numerologia, dell'alchimia e dell'occulto che era Sir Isacco Newton. I pianeti erano sette, le note erano sette, i giorni della settimana erano sette, non potevamo avere allora un arcobaleno con cinque o sei colori. Et voilà l'indacó!
Che poi uno si chiede sempre: ma dove nasce l'arcobaleno? E dove poteva nascere se non...
a Scandriglia? Luogo di dolci virtù.
e quindi degustare un bel piatto di maccheroni (così si chiamano qui i tagliolini) fatti in casa con sparaci e catinali asparagi e hygrophorus russula accompagnati da un bicchiere del vino rosso prodotto da un amico d'infanzia?
E poi ditemi che non sono bucolico!
2 commenti:
Non tutti vedono l'indaco, pochissimi poi vedono l'ottarino. Ma bisogna crederci, Terry Pratchett ne parla continuamente.
Ah, questo mi mancava! Grazie.
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