giovedì, marzo 13, 2008

Esperienze musicali italo-teutoniche (la musica nella mia vita) - prima parte

Deve essere stato in prossimità del Natale del 1974 quando lo vidi. La Lazio aveva vinto il campionato con Wilson, Chinaglia e Re Cecconi. La televisione offriva solo due canali: il primo e il secondo. Le trasmissioni cominciavano alle 16:30 con "La TV dei ragazzi". Prima del telegiornale serale c'era Carosello, dopodiché, soprattutto in inverno, di solito i bambini andavano a letto. I cellulari e Internet esistevano forse solo nelle storie fantascientifiche. Non che ne sentissimo molto la mancanza visto che i bambini passavano le giornate scorrazzando e giocando in folti gruppi a giochi come "u carrozzo'" lungo le strade e i vicoli della "Farimura", "du Buriu" e di "Piazza Cuccuma".
Dicevo quindi che fu allora che vidi il trombone nel negozio di giocattoli che si trovava in Piazza Umberto I e me ne innamorai. Lo avrei voluto, ma nessuno me lo regalò. Forse questo evento ha condizionato il mio futuro destino musicale.

Negli anni successivi mi divertivo insieme ad altri bambini a seguire le bande nei giorni di festa. Spesso i musicanti mangiavano alla "mola sociale" e lasciavano gli strumenti incustoditi al pianterreno. Allora noi bambini ci avvicinavamo furtivi, agguantavamo uno strumento e provavamo a soffiarci: non suona! Non devi soffiarci! Ci si spernacchia! Chiosava quello più esperto.

Seconda parte...

13 commenti:

Anonimo ha detto...

spernacchiare mi sembra il termine tecnico appropriato.

La fantascienza aveva previsto dei telefoni portatili già nel 1969, si trova in UBIK di P. K. Dick

Anonimo ha detto...

Bellissimo (peccato solo quel riferimento allo scudetto della Lazio…), aggiungerei anche che non esistevano neanche i maledetti-benedetti I-pod. Quando si parla di musica io mi sciolgo. Non riesco a pensare ad un solo giorno della mia vita, passata, presente e futura, senza la musica. È una delle cose che amo di più e spero solo che ovunque dovessimo andare dopo aver lasciato questa terra, sia un posto dove ci sia musica.
Nel tuo bel racconto hai utilizzato un vocabolo che trovo affascinante: “musicanti”.

Ma nel “nostro” paese, dov’era il negozio di giocattoli e soprattutto qual’è Piazza Garibaldi?

“La musica c’è sempre, siamo noi che la ascoltiamo ad intermittenza” J. Attali

@ubik, il mio film preferito, in assoluto, è Blade Runner…

Anonimo ha detto...

@ziomassimo:
spero che nell'aldilà musicale non ci siano i Subsonica ;-) -guarda che iacciono anche a me!!!! Però c'hai 'na certa e non è consigliabile presentarsi ai concerti per i pischelli. Sono ammessi solo raduni di reduci come Deep Purple, Led Zeppelin, Rolling Stones.
Blade Runner è bellissimo. Io sono un grande appassionato di Dick, si sarà capito?

dioniso ha detto...

ubik, grazie per la precisazione.

ziomassimo, i componenti di una banda musicale di solito vengono chiamati musicanti. Mi ricordo che nel primo tesserino dell'ANBIMA che ricevetti, qualcuno aveva scritto per sbaglio "musicista" mentre i tesserini di tutti gli altri bandisti riportavano "musicante". Io ci scherzavo sostenendo che ero l'unico vero musicista della banda.

Piazza Garibaldi è l'"immagginetta", però hai fatto bene a farmelo notare perché mi sono sbagliato: il negozio di giocattoli era in Piazza Umberto I, proprio di fronte la porta di casa tua. Lo aprivano solo nelle fine settimana credo e ci lavorò anche zia Franca per un periodo. Se lo chiedi a tua madre ti spiegherà tutti i dettagli. Ora correggo.

dioniso ha detto...

dimenticavo. Il riferimento allo scudetto della Lazio è d'uopo vista la mia infanzia (plagiata da zio Peppe;-) di laziale.

Anonimo ha detto...

lo sai che pure alessandro vuole entrare nella banda? pare voglia suonare la tromba

dioniso ha detto...

Bello! Ce l'hanno già iscritto?
Farà sicuramente delle belle esperienze.
Ne racconterò qualcuna delle mie nelle prossime puntate ;-)

Anonimo ha detto...

A me le bande piacciono un sacco. E mi piace sapere che ancora esistono, vivono e semmai prosperano

Anonimo ha detto...

Pare sia troppo piccolo: potra' cominciare ufficialmente dall'estate (quando compira' 6 anni), anche se gia' va a lezione. Conoscendo il tipo, gli piace perche' fa casino...

fabio r. ha detto...

bella scelta eh! coraggiosa a quell'età quando si guardano chitarre ed - al massimo - flauti dolci...

p.s grazie per il tuo apprezzamento dell'eloquio del trap! non credere che i miei studenti (o qualche collega) parli meglio eh?

Ora attendo la tua Speisekarte!

dioniso ha detto...

Ich bereite sie schon vor.

Anonimo ha detto...

@dioniso,
ora ho localizzato sia la piazza che il negozio, che ricordo benissimo.

@ubik,
a me la musica piace veramente tutta. A parte certe ovvie predilezioni, ritengo che ci sia un tempo per ascoltare ogni tipo di musica: c'è un tempo per i LinkinPark e c'è un tempo per Mozart (parafrasando niente di meno che il Qoelet...). Nel mio I-Pod c'è un vero e proprio minestrone, che oltre tutto ricambio pure in continuazione.

Anonimo ha detto...

@ziomassimo:
sono meno insalataro di te. Pur ascoltando molto e di vario genere mi appassiona solo la musica classica e poi qualcosa del jazz e della musica minimale, per arrivare all'elettronica, al rock della mia adolescenza, qualcosa del punk e nonostante sia un ex metallaro non ascolto più il metallo pesante.
Comunque i tempi di ascolto sono divisi rigidamente. Non riuscirei a tenere un iPod miscelato, ma neanche un iPod: io sto ancora ai CD...