martedì, ottobre 28, 2008

Crimea (Крим) 15: Cherson (Χερσόνησος, Херсонес)

Mercoledì 10 settembre

Oggi la neosposa si è preoccupata di procurarci un autista che ci accompagnasse a Sebastopoli.
Le avevamo chiesto se potevamo più semplicemente affittare un'automobile, ma la nostra amica si è opposta. Ci ha detto che non era proprio il caso.
Ho accettato il consiglio, ma dentro di me pensavo: ho guidato per mezza Cuba con mucche, carretti e passaggi al livello che attraversavano l'autostrada (autopista), possibile che avrei problemi a guidare in un paese europeo?

Mi sono dovuto ricredere. Purtroppo non sono riuscito a riprendere i momenti peggiori: ero troppo spaventato.
Lo stile di guida crimeo si potrebbe eufemisticamente definire criminale. È forse la prima volta in cui mi trovo a dover rimpiangere lo stile di guida romano.
In Crimea non esistono autostrade. Tutte le strade sono al massimo come le nostre peggiori statali.

La manovra peggiore è senz'altro il sorpasso. Nonostante le strade abbiano una sola corsia per senso di marcia, gli automobilisti si comportano molto spesso come se ne avessero due. Nella maggior parte dei casi il sorpasso viene effettuato anche se c'è un'automobile che proviene dalla direzione opposta. Si fa affidamento sul buon cuore dell'altro automobilista che si sposterà nella corsia di emergenza lasciando passare il sorpassante.
Il fatto interessante è che tutto queste manovre avvengono tra la più serafica tranquillità delle parti in causa. Solo noi tra i protagonisti della scena venivamo pervasi da un gelido vuoto allo stomaco e ci contraevamo nell'attesa del frontale colpo fatale.

Dopo questo rilassante viaggetto in auto di un paio d'ore raggiungiamo Cherson. Nella sua lunga storia Cherson ha impersonato molte identità: colonia greca, città romana, capitale della Crimea sotto l'impero bizantino, colonia genovese, città turca, città russa, città ucraina.

All'ingresso veniamo approcciati da un uomo magro con volto un po' scarno e probabilmente di un paio d'anni più giovane di noi.
Ci chiede in un inglese molto incerto - un miracolo comunque, viste le precedenti esperienze - se abbiamo bisogno di una guida.
Sembra un po' goffo ed impacciato nelle movenze. Ci suscita immediatamente una certa simpatia. Anche se mi prefiguro che sia uno sprovveduto che s'improvvisa guida archeologica, gli chiedo quanto vuole. Cento grivne (meno di 15€). Decidiamo di arruolarlo.

Da quello che ci racconta risulta evidente che non sia uno sprovveduto. A sorpresa ci svela invece di essere un archeologo con tanto di dottorato.
Quasi tutte le rovine di Cherson sono ricostruite a partire dal materiale originale, ma non questo contenitore che la guida ci dice essere dibattuto. Alcuni pensano che sia una fonte battesimale.

La vista sul Mar Nero

con scorci di rovine (anche se ricostruite) mi riporta alla mente scorci di Sicilia.

Pare che Cherson sia il luogo in cui Vladimir (Владимир) il Grande fu battezzato nel 988.

Vladimir il Grande era il principe della Rus' di Kiev che è considerata il più antico stato slavo orientale.
Dopo il suo battesimo decise democraticamente che tutti i suoi sudditi avrebbero dovuto imitarlo.
A questo evento si fa risalire la conversione al cristianesimo degli slavi orientali.

A memoria di tale evento venne eretta nel XIX sec. la Cattedrale di san Vladimir (terminata nel 1892) in stile bizantino.

Campana antinebbia.

In Crimea si possono osservare molti di questi alberi spontanei. Noto sin dal primo giorno che somigliano molto a degli olivi. Penso però che non possano essere degli olivi, viste le temperature invernali della penisola.
Chiedo delucidazioni a più di una persone e tutti mi raccontano la stessa storia. Sarebbero una specie locale di olivo selvatico, probabile discendente di tentate coltivazioni olivicole da parte dei primi coloni greci, acclimatatasi ai rigidi inverni locali.

Osservandoli più da vicino si scorgono addirittura delle olive.

Un'altra scoperta del nostro viaggio è che la famosa Tauride dell'Ifigenia in Tauride (Iφιγένεια ἡ ἐν Ταύροις 414 a.C.) non è altro che la Crimea.
Secondo la nostra guida questo sarebbe il tempio di Artemide in cui Ifigenia, divenuta sacerdotessa, si trovò a dover forzatamente svolgere il compito di eseguire il sacrificio rituale di ogni straniero che sbarcasse sull'isola.

Alla fine, visto il buon lavoro ed il livello di conoscenza, voglio lasciare una mancia alla nostra guida archeologica: invece delle concordate cento grivne (meno di 15€) cerco di dargliene 120 (meno di 18€). Si rifiuta categoricamente: vuole solo quelle concordate.

2 commenti:

fabio r. ha detto...

l'Ifigenia del mio Goethe là? ma va??
grazie della notizia, supponevo che la tauride fosse dalle quelle parti ma non sapevo esattamente dove!
danke

dioniso ha detto...

Nichts zu danken! ;-)