martedì, novembre 08, 2011

Torino: Eataly e altre impressioni

Eh già, mi trovo un po' indietro con questi racconti di viaggi. Ma dato che mi mancano ancora due giorni di racconti per concludere il nostro viaggio in Norvegia di giungo del 2009 (Ma lo concluderò. Ah se lo concluderò!) non è poi così scandaloso che racconto il viaggio a Torino più di un mese dopo.
E dopo questa breve autoassoluzione, andiamo a cominciar.


Lunedì 3 ottobre


Circa un mese fa, durante il nostro viaggio a Torino, abbiamo mangiato da Eataly.
Tempo fa avevo letto un articolo che ne parlava. Il fondatore di Eataly è Oscar Farinetti e la sua idea di base dovrebbe essere quella di contemperare la qualità di prodotti, prevalentemente di piccole realtà locali, con prezzi più accetabili rispetto a quelli delle gioiellerie gastronomie che di solito commerciano quei prodotti.
L'idea mi è piaciuta molto: cercare di rendere la qualità gastronomica un po' più accessibile anche a strati sociali diversi. Se poi l'idea funzioni non lo so.
Comunque alla fine abbiamo mangiato bene, speso poco e il ragazzo che ci serviva è stato molto gentile. Ci ha anche fatto provare una porzioncina di carne cruda piemontese fuori busta. Non sapevo neppure che fosse una tradizione gastronomica locale. A esser sincero però non mi ha esaltato.
Dopo il pasto ci siamo riforniti di varie specialità gastronomiche nell'annesso supermercato.

A Torino abbiamo visto e fatto molte altre cose interessanti, e complessivamente la città ci è piaciuta molto: storia, architettura, gastronomia, atmosfera: tutto.

Napoli?
No, mercato di ...
Torino.
Nel giro di pochi giorni ho visitato i due edifici di due diversi continenti che si contendono il titolo di più alto edificio in muratura del mondo. La Mole e il City Hall di Filadelfia.
Interno della Mole (museo del cinema).
Balòn.
Ne avevo sentito parlare nel bellissimo romanzo di Fruttero e Lucentini: La donna della domenica.
Museo egizio (inetressantissimo anche per le mie ricerche pitagoriche)
Alba
Casa del grande Lagrange (che alla nascita si chiamava Giuseppe Lodovico Lagrangia).
Quartiere liberty.

9 commenti:

francesca ha detto...

bellisima citta` prima o poi tortnero` a visitarla, mi appunto il ristorante!
francesca

Juhan ha detto...

Alura, salvo imperdonabili errori:
Piazza Vittorio (Veneto ma non si dice mai);
Porta Palazzo (sarebbe Piazza della Repubblica);
idem, torri romane salvate dal Bertola (il Savoia di turno voleva rancarle via);
la Mole, ovviamente;
idem; Torino è stata pioniera anche nella cinematografia;
Baluun (si pronuncia così), il mercato delle pulci. Il romanzo è di Fruttero e Lucentini: capisco il lapsus di citare solo il romano della coppia, Fruttero è cuneese;
senza parole per il Museo Egizio (se parto non la smetto più);
Alba: Ferrero, trifule (tartufi), vini, ...;
a Torino la lingua italiana è stata per lungo tempo straniera; meglio il dialetto locale (torinese, diverso dal piemontese) e francese: moi aussi (just 'na frisa).
di case liberty --belle-- ce ne sono parecchie, sparse un po' dovunque; questa potrebbe essere in via Passalacqua, zona di Porta Susa, ma non ne sono sicuro.
Restando a disposizione per eventuali integrazioni, cèrèa.

dioniso ha detto...

Ciao francesca! un altro ristorante buono , ma un po' più caro: http://www.algaramond.it/locale.php

Juhan, tutto corretto! Esame superato :-)
Sì, me l'ha detto l'amico Sebastian che si pronuncia Baluun. Fruttero e Lucentini, hai ragione! Correggo subito.

Titti ha detto...

Torino è una città che non conosco! Ottime indicazioni con integrazioni (di Juhan).
Eataly conosco quello di New York ed è davvero un bel posto (è vicino al museo della matematica).

dioniso ha detto...

Eataly e museo della matematica? Un abbinamento perfetto! Devo proprio tornarci a Nuova York

ziomassimo ha detto...

... "NUOVA York" (mi ricorda tanto Ruggero Orlando)!
:-)

ziomassimo ha detto...

Ruggero Orlando (Verona, 5 luglio 1907 – Roma, 18 aprile 1994) è stato un giornalista e politico italiano.
È ricordato per il saluto con cui introduceva le proprie corrispondenze da inviato speciale della Rai:

« Qui Nuova York: vi parla Ruggero Orlando »

Juhan ha detto...

Un simpatico gigione della TV in bianco e nero (non della Giuve, zero tituli senza Moggi).
Un altro da ricordare è Sandro Paternostro, da Londra.

dioniso ha detto...

Me li ricordo. Anche se un po' vagamente. Essendo io un po' meno diversamente giovane di voi :-)