giovedì, dicembre 19, 2013

Stamina: gli ultimi sviluppi

Il 4 dicembre il TAR di Roma ha sospeso il parere del Comitato scientifico del Ministero della Salute che era contrario alla sperimentazione del metodo Stamina in quanto privo di consistenza scientifica. In tal modo il TAR ha riaperto la decisione sulla sperimentazione del metodo con la motivazione che gli esperti nominati dal ministrro non erano imparziali. (Tar: "Comitato scientifico non imparziale")
"Nella sua ordinanza il Tar indica la necessità che ai lavori del Comitato scientifico per la sperimentazione 'partecipino esperti, eventualmente anche stranieri, che sulla questione non abbiano già preso posizione o, se ciò non è possibile essendosi tutti gli esperti già esposti, che siano chiamati in seno al Comitato, in pari misura, anche coloro che si sono espressi in favore del metodo'."

La decisione del TAR mi lasciò molto perplesso perché in essa i giudici considerano una decisione di carattere scientifico come se si trattasse di una decisione di carattere politico. Nella scienza esistono criteri oggettivi che, se non superati, inducono l'esperto a pronunciarsi contro. Certo, possono capitare degli errori, ma solitamente questi hanno vita breve.

Il 13 dicembre Nature, una delle più antiche ed importanti riviste scientifiche, pubblica un articolo (Stem-cell fiasco must be stopped) in cui si esprime molta preoccupazione per la decisione presa dal TAR.
Quella di nominare esperti stranieri "potrebbe sembrare una buona idea, ma si muove su un terreno pericoloso. Esistono grossi interessi internazionali a favore di cliniche che offrono terapie con staminali prive di sperimentazioni. In alcuni paesi mancano le regole che impediscono lo sfruttamento di pazienti disperati e tali cliniche sarebbero ben contente di vedere una falla aprirsi nella regolamentazione di un paese europeo."
“Le emozioni di genitori di bambini gravemente malati è un'arma molto potente.”
 L'articolo invitava anche il ministro a rendere pubblici i dati del comitato, finora confidenziali.

E finalmente negli ultimi giorni sono venute fuori delle notizie interessanti.
"Io imbrogliata da Vannoni con le cellule staminali - Una donna si è indebitata per 40 mila euro per pagare le cure di sua figlia con lo psicologo inventore del metodo Stamina: e adesso denuncia la truffa"

Il rapporto choc su Stamina “Non ci sono cellule staminali” - Dai verbali dei Nas e dai pareri del comitato ministeriale di esperti emerge anche il rischio di contrarre il morbo della mucca pazza.

Qualcuno si potrebbe chiedere: ma perché nell'incertezza non sperimentare comunque il metodo? Così ci toglieremmo il dubbio una volta per tutte. Beh, una sperimentazione implica diversi milioni di euro di investimento e, se non sussistono dei requisiti minimi dal punto di vista etico, clinico e legale, non si possono gettare al vento tali risorse pubbliche. Soprattutto in un momento come questo.

Concludo con una citazione da questo articolo:

E mentre oggi impazza ovunque la notizia che non c’è traccia di cellule staminali nelle infusioni e che, addirittura, ci sarebbe il rischio di contrarre malattie infettive come la sindrome della mucca pazza, io mi incazzo.

IO MI INCAZZO con chi vuole lucrare sulla sofferenza di queste famiglie e soprattutto con chi difende Vannoni per farsi vedere paladino dei deboli.

IO MI INCAZZO con questi truffatori che si pongono come vittime di poteri forti e complotti.
E, si sa, il complotto rassicura.

IO MI INCAZZO perché molti di quelli che chiedono che il metodo stamina sia accessibile sono gli stessi che si lamentano per gli sprechi di soldi pubblici.

IO MI INCAZZO con i programmi televisivi come Le Iene che campano sulla disperazione di queste persone e allora cercano l’audience, magari per segnare una risibile “vittoria” sul mainstream.

Umanamente comprendo malati e familiari che, davanti all'impossibilità di una cura, si affidano ai venditori di elisir. Non me la prendo con loro che si attaccano comprensibilmente ad ogni “speranza”.

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