Riporto un commento di Stefano Massini, che ho ascoltato nella puntata del 6 novembre de La lingua batte, sul tema del parlare in pubblico.
"In un discorso pubblico può capitare di perdersi ma quello che succede è che quella sporcatura, quell’imperfezione, quella macchia, quell’errore, in quel momento diventano un sigillo di autenticità.È indubitabile che tu in quel momento sei una persona vera, una persona viva, che non c’è trucco. E che quando dici è frutto di quanto stai pensando, sentendo, vivendo in quel momento.
E se è vero che c’è chi fa presto a prendere la matita rossa e blu, è anche vero che quelle sono le persone che si comportano così per costume esistenziale. Sono quelli che si divertono a rilevare immediatamente il tuo errore. Così come rilevano immediatamente l’errore dei propri figli, del proprio collega, dei propri genitori.
Nel momento in cui sbagli, una parte di te si arrabbia, ma l'altra parte sa che in quel momento c’è chi si rende conto che non c’era trucco e che eri vero, in carne e ossa: un essere umano che parla, si esprime, comunica, e di tutto questo fa parte anche l'errore."
Nel momento in cui sbagli, una parte di te si arrabbia, ma l'altra parte sa che in quel momento c’è chi si rende conto che non c’era trucco e che eri vero, in carne e ossa: un essere umano che parla, si esprime, comunica, e di tutto questo fa parte anche l'errore."
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