lunedì, agosto 16, 2010

Pesto dionisiaco

Tra un paio di giorni si parte. Come al solito abbiamo lasciato le chiavi di casa al nostro vicino francese principalmente per l'innaffiatura delle piante. Abbiamo con lui un rapporto idilliaco. Di amicizia direi. È cordiale, alla mano, colto, gentile, abbiamo interessi in comune, ci scambiamo favori in continuazione. L'unico suo problema (se così lo si può chiamare), che lo rende però molto simpatico, consiste nel suo essere goffamente svampito. Dimentica tutto il dimenticabile.
Innumerevoli gli aneddoti in cui dimentica chiavi in casa o nella casa francese. Oppure le chiavi di casa in macchina e le chiavi della macchina in casa. Recentemente abbiamo pure dovuto ospitarlo a causa di tali giochi di prestigio di chiavi.
Ecco, tutta questa premessa mi serviva solo per dire che, viste le qualità mnemoniche del nostro caro vicino ho pensato che fosse meglio trasformare il nostro folto cespuglio di basilico in un bel pesto per due e di congelare le foglie avanzate.

Riporto la ricetta da me elaborata. So che non è neppure lontanamente paragonabile a quella originale. Però il risultato non è malvagio.

Ingredienti per due porzioni:

Molte foglie di basilico. A occhio direi più di sessanta foglie di medie dimensioni. Un paio di cucchiai di pinoli. Un pizzico di sale grosso. 30-40 g di pecorino (parmigiano per i pecorinofobi). Uno spicchio d'aglio e tre o quattro cucchiai di olio extravergine d'oliva (io ho usato quello della nostra produzione familiare). 160 g di Pasta.

Preparazione:

Pestate inizialmente i pinoli, l'aglio e il sale grosso. Notare il mio nuovo acquisto: mortaio di marmo.





Aggiungete il basilico






Continuate a pestare e mescolare






Quando sarà sufficientemente cremoso aggiungete l'olio e il formaggio grattugiato e continuate a pestare e mescolare





Conditeci infine la pasta.
Bè devo dire che non mi è venuto proprio cremosissimo. Un po' perché mi ero un scocciato di pestare e un po' perché mi sono accorto all'ultimo momento che mi mancava un ingrediente: il formaggio. Si può fare sicuramente di meglio. Il risultato comunque non era niente male.

5 commenti:

Paolo Pascucci ha detto...

quando ho letto innaffiare le piante e vicino distratto mi sono detto: oh-ho, addio basilico. Poi leggendo mi sono accorto che sei stato previdente, molto previdente.
A proposito di basilico, finchè lo piantavo, il mio basilico diventava un cespuglio mostruoso, alto almeno un metro con un gambo ligneo da far invidia a un albero...

dioniso ha detto...

Conosciamo il nostro pollo :-)

Alto un metro e con un gambo ligneo!?
Ma vivi nel Panjab :-)
No, in effetti ricordo che pure il basilico della nonna di Zucchero era più o meno così...
Ma quindi hai la fortuna di avere una casa con un po' di terra su cui divertirti a coltivare?

Anonimo ha detto...

pesto dionisiaco, mi piace il nome.
sisi.

valescrive

dioniso ha detto...

Ciao Valeria. Ma ti piace solo il nome o anche la ricetta?
Noi stiamo quasi per lasciare questo precoce autunno per una spero ancora lunga italica estate.

Paolo Pascucci ha detto...

si abito fuori città ma il pezzo di terra su cui coltivare si limita a una scarpata poco accessibile e ostica, comunque ci coltivo. Il risultato del basilico gigante si deve a due fattori: concime biologico all'interramento (ovvio non a contatto delle radici anche se quello biologico secco non è così forte, ma ricoperto da un po' di terra) e concimazione fogliare periodica (che si può usare anche nell'innaffiatoio) nonchè cimatura dei fiori.