domenica, luglio 01, 2018

I pugni battuti sui tavoli europei producono un patto sui migranti che penalizza l’Italia?

Ma quindi i pugni battuti sui tavoli europei hanno prodotto un patto sui migranti che penalizza l’Italia?
Parrebbe di sì. Almeno questa è l'idea che mi sono fatta leggendo qualcosa a riguardo. Qualcuno ne sa di più e riesce a evidenziare qualche vantaggio per l'Italia che potrebbe essermi sfuggito?
Pare che il trio Salvini-Di Maio-Conte sia riuscito a ottenere solo la collaborazione su base volontaria.

"Sono bastate 24 ore per capire quanto l’accordo raggiunto a Bruxelles penalizzi l’Italia. E come sui tre punti chiave che dovevano segnare una svolta per la gestione dei flussi migratori da parte del nostro Paese, si siano addirittura fatti passi indietro. ...

...quanto stabilito per i centri di detenzione, la ricollocazione e le Ong va nella direzione opposta a quello che era stato chiesto nei giorni precedenti alla riunione. Basta una parola per comprenderlo: volontarietà. La maggior parte degli Stati che aderiscono all’Unione europea non ha mai collaborato sull’immigrazione anche di fronte al rischio di sanzioni, sembra davvero impossibile che possa farlo spontaneamente."


Mentre Minniti di Mallorailpiddì aveva adottato le seguenti misure.

1. Riapertura e aumento del numero dei Centri di identificazione ed espulsione dei migranti  
2. Raddoppio delle espulsioni. 
3. Viaggio in Libia per un nuovo accordo sui rimpatri con il presidente Fayez al-Sarraj e il governo locale. 
4. Riapertura dell'ambasciata italiana a Tripoli.
5. Firma di un accordo con il governo di Tripoli e circa 60 capi delle tribù per contenere i flussi migratori a sud e rafforzare la guardia costiera a nord contro gli scafisti.
6. Introduzione di un codice di condotta per le Ong.
7. Incontro con 14 "sindaci" di città della Libia meridionale per un'intesa per il contrasto delle attività dei trafficanti di migranti.

Queste misure hanno portato a un calo del 71,36% rispetto al 2016 (fonte: Valigiablu: Disinformazione su migranti e ONG) senza produrre scontri né crisi diplomatiche.


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