Marcello Foa, durante la rassegna stampa di Radio Tre di oggi, ha letto un articolo che citava una ricerca di un'università del Nuovo Messico che avrebbe stilato una classifica di QI medio per paese. Pare che questa classifica vedrebbe l'Italia al primo posto in Europa e al quinto posto nel Mondo dopo quattro paesi asiatici.
Mi chiedo quali parametri vengano usati per misurare il QI medio di un paese. E soprattutto, come ha suggerito juhan, che risultato avrebbero ottenuto se non avessero incluso i leghisti nel campione?
Ad ogni modo non sono riuscito a trovare in rete alcun riferimento né all'articolo e né alla ricerca. Se qualcuno dovesse riuscirci me lo segnali.
Un diario con divagazioni su varie mie passioni. Tra le quali la musica, la matematica, la scrittura, la cucina, i viaggi, la Germania e i balli popolari del centro-sud Italia.
venerdì, luglio 30, 2010
giovedì, luglio 29, 2010
False credenze letali: difendersi con l'endecalogo di Carl Sagan
Ho letto il post IL KIT SCOVA-INGANNI DI CARL SAGAN di Claudio Pasqua sul blog Gravità Zero.
Mi è piaciuto e ne riporto qui qualche stralcio.
..ancora oggi la gente muore per le false credenze (esoterismo, astrologia, paranormale, medicine alternative, paure immotivate come quelle verso gli OGM, i vaccini, ecc).
Perfino il Web pullula di siti che prendono forma su una concezione del sapere, del pensare e della razionalità del tutto superficiali.
E' necessario imparare a difendersi almeno a livello intellettuale e conoscere le strategie messe in atto dai comunicatori più abili (sia in ambito politico e che a livello sociale o scientifico). Eviteremo di cadere facilmente in inganno.
Il compianto grande astronomo di fama internazionale ed eccellente divulgatore scientifico Carl Sagan ha dedicato tutta la vita per diffondere il pensiero critico e fornire gli strumenti più efficaci che ci possano difendere dalle cosiddette bufale giornalistiche, notizie apparentemente camuffate da affermazioni scientifiche che di scientifico hanno ben poco.
Il seguenti passaggi offrono una idea di quanto lo stesso Sagan definì "baloney detecion kit" (armamentario per l'identificazione degli inganni) che qui riproponiamo in una versione sintetica.Chi fosse interessato a una versione più estesa la può trovare qui (in inglese).
Per approfondire consultate il post originale: IL KIT SCOVA-INGANNI DI CARL SAGAN.
Mi è piaciuto e ne riporto qui qualche stralcio.
..ancora oggi la gente muore per le false credenze (esoterismo, astrologia, paranormale, medicine alternative, paure immotivate come quelle verso gli OGM, i vaccini, ecc).
Perfino il Web pullula di siti che prendono forma su una concezione del sapere, del pensare e della razionalità del tutto superficiali.
E' necessario imparare a difendersi almeno a livello intellettuale e conoscere le strategie messe in atto dai comunicatori più abili (sia in ambito politico e che a livello sociale o scientifico). Eviteremo di cadere facilmente in inganno.
Il compianto grande astronomo di fama internazionale ed eccellente divulgatore scientifico Carl Sagan ha dedicato tutta la vita per diffondere il pensiero critico e fornire gli strumenti più efficaci che ci possano difendere dalle cosiddette bufale giornalistiche, notizie apparentemente camuffate da affermazioni scientifiche che di scientifico hanno ben poco.
Il seguenti passaggi offrono una idea di quanto lo stesso Sagan definì "baloney detecion kit" (armamentario per l'identificazione degli inganni) che qui riproponiamo in una versione sintetica.Chi fosse interessato a una versione più estesa la può trovare qui (in inglese).
CARL SAGAN'S BALONEY DETECTION KIT
- Ogni volta che ti è possibile cerca una conferma indipendente dei fatti
- Incoraggia una discussione delle prove da parte di persone autorevoli da tutti i punti di vista
- Le argomentazioni fondate sull'autorità hanno scarso peso: in passato le "autorità" hanno commesso errori, e altri ne commetteranno in futuro. Un altro modo di esprimere il concetto è che nella scienza non esistono autorità: al massimo esperti.
- E' bene formulare più di una ipotesi. Se qualcosa deve essere spiegata, provata a pensare a modi diversi con cui la si potrebbe spiegare.
- Cerca di non affezionarti troppo a una ipotesi solo perché è la tua. Prova a chiederti perché quella idea ti piace tanto e confrontala senza barare con altre possibilità.
- Prova a cercare ragioni per rifiutare la tua ipotesi. Se non lo fai tu lo faranno altri.
- Quantifica. Ciò che è vago e qualitativo è aperto a molte spiegazioni. Cerca di associare la spiegazione a qualche unità di misura: sarai in gradi di discriminare tra ipotesi contrastanti.
- Se c'è una catena di ragionamento, devono funzionare tutti gli anelli della catena (compresa la premessa) e non solo la maggior parte.
- Rasoio di Occam. Questa utile regola empirica ci ricorda che tra due ipotesi che spiegano i dati ugualmente bene, è meglio scegliere la più semplice.
- Ci si deve chiedere se, almeno in linea di principio, l'ipotesi possa essere falsificata. Le ipotesi che non possono essere verificate dall'esperienza e possono essere falsificate non valgono molto.
- L'esperimento deve essere fatto con il doppio cieco.
Per approfondire consultate il post originale: IL KIT SCOVA-INGANNI DI CARL SAGAN.
mercoledì, luglio 28, 2010
Chi vincerà il mondiale del 2014? Una questione di Logica intuizionista? - Appendice 2
Nell'appendice numero uno dicevamo che tra le principali differenze della Logica intuizionista rispetto alla Logica classica c'è sia la non validità del principio del terzo escluso che la non validità dell'equivalenza tra affermazione e doppia negazione (I ↔ ¬¬I).
Usando quindi gli strumenti della Logica intuizionista, non sì potrà ad esempio dedurre la profezia Italia '14 (P="o l'Italia vincerà il mondiale del 2014 oppure l'Italia non vincerà il mondiale del 2014").
Inoltre, usando l'intuito, molti di voi probabilmente direbbero che affermare che l'Italia vincerà il mondiale del 2014 è equivalente a dire che non è vero che l'Italia non vincerà il mondiale del 2014.
O detto in termini simbolici:
I ↔ ¬¬I
Invece nella Logica intuizionista, dal fatto che l'Italia vincerà il mondiale del 2014 si potrà sì dedurre che non è vero che l'Italia non vincerà il mondiale del 2014 ( I → ¬¬I ), ma non vale il viceversa. Cioè dal fatto che non è vero che l'Italia non vincerà il mondiale del 2014 non si potrà dedurre che l'Italia vincerà il mondiale del 2014 (¬¬I → I).
A questo punto risulta sicuramente interessante vedere molto brevemente qualche cenno di semantica per la Logica intuizionista. È infatti grazie ad essa che possono essere verificate le suddette affermazioni.
Il primo a fornire una semantica per la Logica intuizionista fu Heyting, un allievo di Brouwer.
In modo simile alla semantica per la Logica proposizionale classica, in cui l'algebra booleana viene usata per stabilire se una formula sia vera o falsa, Heyting pensò di introdurre un nuovo tipo di algebra, chiamata in seguito algebra di Heyting, per stabilire se una formula sia vera o falsa nell'ambito della Logica intuizionista.
La Logica proposizionale classica, come la maggior parte dei sistemi di Logica matematica, è costituita da una parte sintattica ed una parte semantica.La parte sintattica è quella che si occupa di definire la corretta struttura delle formule; e nella quale si include di solito anche l'apparato deduttivo che definisce gli assiomi e le regole che consentono di dedurre i teoremi a partire dagli assiomi.
Mentre la parte semantica, che risulta di solito più semplice ed intuitiva, è quella che si occupa di definire il significato dei simboli.
Per definire una semantica della Logica proposizionale classica si può partire ad esempio da una funzione di valutazione che va dall'insieme L delle formule all'insieme {V,F} (vero, falso). O detto in termini più semplici, si definisce un meccanismo per determinare in quali casi una formula sia vera o falsa. La funzione la si definisce nel seguente modo:
Similmente, anche nel caso della Logica proposizionale intuzionista si può definire una funzione di valutazione, ma di tipo un po' diverso. Invece di essere correlata ad un'algebra booleana la funzione di valutazione della Logica proposizionale intuzionista è correlata ad un'algebra di Heyting.
Ad esempio si può definire la funzione di valutazione che va dall'insieme L delle formule all'insieme dei sottinsiemi aperti della retta reale:
Grazie a questi teoremi si può facilmente verificare che la formula ¬(A ∧ ¬A) è valida. Il fatto che questa formula risulti valida è un requisito minimale affinché un sistema di Logica matematica possa destare qualche interesse. Se essa risultasse non valida infatti esisterebbero delle A per cui il sistema potrebbe dimostrare sia A che ¬A. Il sistema risulterebbe quindi contraddittorio.
La validità di ¬(A ∧ ¬A) si può dimostrare in quanto ponendo v(A) = X, indipendentemente dall'insieme X che viene scelto come valore della formula A, il valore di ¬(A ∧ ¬A) sarà sempre uguale all'intera retta reale R. Infatti
Basta scegliere v(A) = {x ∈ R : x > 0 }. Si avrà infatti:
Ho anche provato a dimostrare che nella Logica intuizionista vale (I → ¬¬I), ma non vale il viceversa (¬¬I → I). Per chi fosse interessato può dare uno sguardo a questo mio tentativo di dimostrazione.
Usando quindi gli strumenti della Logica intuizionista, non sì potrà ad esempio dedurre la profezia Italia '14 (P="o l'Italia vincerà il mondiale del 2014 oppure l'Italia non vincerà il mondiale del 2014").
Inoltre, usando l'intuito, molti di voi probabilmente direbbero che affermare che l'Italia vincerà il mondiale del 2014 è equivalente a dire che non è vero che l'Italia non vincerà il mondiale del 2014.
O detto in termini simbolici:
I ↔ ¬¬I
Invece nella Logica intuizionista, dal fatto che l'Italia vincerà il mondiale del 2014 si potrà sì dedurre che non è vero che l'Italia non vincerà il mondiale del 2014 ( I → ¬¬I ), ma non vale il viceversa. Cioè dal fatto che non è vero che l'Italia non vincerà il mondiale del 2014 non si potrà dedurre che l'Italia vincerà il mondiale del 2014 (¬¬I → I).
A questo punto risulta sicuramente interessante vedere molto brevemente qualche cenno di semantica per la Logica intuizionista. È infatti grazie ad essa che possono essere verificate le suddette affermazioni.
Il primo a fornire una semantica per la Logica intuizionista fu Heyting, un allievo di Brouwer.
In modo simile alla semantica per la Logica proposizionale classica, in cui l'algebra booleana viene usata per stabilire se una formula sia vera o falsa, Heyting pensò di introdurre un nuovo tipo di algebra, chiamata in seguito algebra di Heyting, per stabilire se una formula sia vera o falsa nell'ambito della Logica intuizionista.
La Logica proposizionale classica, come la maggior parte dei sistemi di Logica matematica, è costituita da una parte sintattica ed una parte semantica.La parte sintattica è quella che si occupa di definire la corretta struttura delle formule; e nella quale si include di solito anche l'apparato deduttivo che definisce gli assiomi e le regole che consentono di dedurre i teoremi a partire dagli assiomi.
Mentre la parte semantica, che risulta di solito più semplice ed intuitiva, è quella che si occupa di definire il significato dei simboli.
Per definire una semantica della Logica proposizionale classica si può partire ad esempio da una funzione di valutazione che va dall'insieme L delle formule all'insieme {V,F} (vero, falso). O detto in termini più semplici, si definisce un meccanismo per determinare in quali casi una formula sia vera o falsa. La funzione la si definisce nel seguente modo:
- v : L → {V,F}
- v(¬A) = V sse v(A) = F (¬A è vera sse A è falsa)
- v(¬A) = F sse v(A) = V (¬A è falsa sse A è vera)
- v(A∧B) = V sse v(A) = V e v(B) = V (A∧B è vera sse A è vera e B è vera)
- v(A∨B) = V sse v(A) = V oppure v(B) = V (A∨B è vera sse A è vera oppure B è vera)
- v(A→B) = V sse v(A) = F oppure v(B) = V (A→B è vera sse A è falsa oppure B è vera)
Similmente, anche nel caso della Logica proposizionale intuzionista si può definire una funzione di valutazione, ma di tipo un po' diverso. Invece di essere correlata ad un'algebra booleana la funzione di valutazione della Logica proposizionale intuzionista è correlata ad un'algebra di Heyting.
Ad esempio si può definire la funzione di valutazione che va dall'insieme L delle formule all'insieme dei sottinsiemi aperti della retta reale:
- v : L → {int(S) : S ⊆ R} dove int(S) è la parte interna di S
- v(A) = int(v(A))
- v(¬A) = int(v(A)C) dove XC è il complemento di X
- v(A∧B) = v(A) ∩ v(B)
- v(A∨B) = v(A) ∪ v(B)
- v(A→B) = int(v(A)C ∪ v(B))
Grazie a questi teoremi si può facilmente verificare che la formula ¬(A ∧ ¬A) è valida. Il fatto che questa formula risulti valida è un requisito minimale affinché un sistema di Logica matematica possa destare qualche interesse. Se essa risultasse non valida infatti esisterebbero delle A per cui il sistema potrebbe dimostrare sia A che ¬A. Il sistema risulterebbe quindi contraddittorio.
La validità di ¬(A ∧ ¬A) si può dimostrare in quanto ponendo v(A) = X, indipendentemente dall'insieme X che viene scelto come valore della formula A, il valore di ¬(A ∧ ¬A) sarà sempre uguale all'intera retta reale R. Infatti
- v(¬(A ∧ ¬A)) =
- int((v(A ∧ ¬A))C) =
- int((v(A) ∩ v(¬A))C) =
- int((X ∩ int((v(A))C))C) =
- int((X ∩ int(XC))C) =
- (Siccome int(XC) è un sottinsieme di XC allora
- X ∩ int(XC) = ∅)
- int((∅)C)=int(R)=R
Basta scegliere v(A) = {x ∈ R : x > 0 }. Si avrà infatti:
- v((A ∨ ¬A)) =
- v(A) ∪ v(¬A) =
- v(A) ∪ int(v(A)C) =
- {x ∈ R : x > 0 } ∪ int({x ∈ R : x ≤ 0 }) =
- {x ∈ R : x > 0 } ∪ {x ∈ R : x < 0 }) =
- {x ∈ R : x ≠ 0 } ≠ R che è ciò che si voleva dimostrare
Ho anche provato a dimostrare che nella Logica intuizionista vale (I → ¬¬I), ma non vale il viceversa (¬¬I → I). Per chi fosse interessato può dare uno sguardo a questo mio tentativo di dimostrazione.
lunedì, luglio 26, 2010
Merluzzo essiccato in veranda: Bodø - Stamsund - Svolvær (Norvegia 17)
7 giugno 2009
Alle 15 ci siamo reimbarcati sulla Midnatsol alla volta delle Lofoten.
View Larger Map
La traversata tra terra ferma e arcipelago dura più di quattro ore.
Il primo approdo alle Lofoten è al porto di Stamsund.
Sbarchiamo giusto per curiosare un po' qua e la.
Trovo deliziosa questa immagine di merluzzo a cui l'essiccazione in questa lignea veranda conferisce una qualità di divenendo stoccafisso.
Dopo mezzora ci reimbarchiamo.
I ponti che collegano le isolette dell'arcipelago sono degni di nota. Alcuni sono dotati di inconsuete curvature e torsioni.
Dopo un'altra ora di navigazione, verso le 21, sbarchiamo a Svolvær.
Altre foto: Bodø - Stamsund, Stamsund, Stamsund - Svolvær
Giornate precedenti ....
venerdì, luglio 23, 2010
Chi vincerà il mondiale del 2014? Una questione di Logica intuizionista? - Appendice 1
Paolo Rossi e Socrates: storica partita Italia - Brasile 3 -2 (1982) |
profezia Italia '14 (che chiameremo P):
P = "o l'Italia vincerà il mondiale del 2014 oppure l'Italia non vincerà il mondiale del 2014"
O detto in termini simbolici, indicando con I la proposizione Italia '14 ("l'Italia vincerà il mondiale del 2014") potremmo scrivere:
P = (I oppure non-I)
che si può anche scrivere come:
P = (I ∨ ¬I)
Quella che abbiamo appena scritto la si può anche vedere come la formula che descrive in termini simbolici il Principio del terzo escluso. La profezia Italia '14 è quindi un esempio di Principio del terzo escluso. Terzo escluso in quanto la ragione ci porterebbe a dire che non esiste una terza alternativa nell'affermazione "o l'Italia vincerà il mondiale del 2014 oppure l'Italia non vincerà il mondiale del 2014".
Ma è proprio così? Sì può asserire che P = (I ∨ ¬I) è sempre vera? Che non esiste una terza alternativa?
Penso che, a differenza della profezia Maya, nessuno dei membri della comunità scientifica, tranne forse qualche vetero-intuizionista, proverebbe a contraddire la profezia Italia '14...
Certo però che se la profezia Maya dovesse rivelarsi nel frattempo valida....
Bè, in tal caso potremmo forse dire che è vera ¬I, anche se in quel caso nessuno sarà in grado di attestare che l'Italia non ha vinto il mondiale del 2014.
Eppure ci sono stati dei logico-matematici che hanno posto dubbi sulla validità del principio del terzo escluso. L'approccio sostenuto da tali logico-matematici fu definito intuizionismo.
Vediamo quindi con un po' più di precisione che cos'è questo intuizionismo.
Ho già citato il fatto che il mio dialogo immaginario della precedente puntata tra Brouwer e Hilbert è ispirato ad una reale controversia tra i due matematici che va inquadrata tra le appassionanti discussioni di fine '800 primi del '900 relative ai fondamenti della matematica e che tra le posizioni filosofiche ipegnate nella rifondazione dei fondamenti c'era quella costruttivista con Poincaré e Weyl, all'interno della quale si posizionava la corrente radicale degli intuizionisti con Brouwer.
I costruttivisti, contrapponendosi principalmente al pensiero di Hilbert e dei formalisti, affermavano la necessità di trovare o di costruire un oggetto matematico per poterne dimostrare l'esistenza rifiutando le dimostrazioni per assurdo soprattutto nei casi che coinvolgono l'infinito; inoltre la corrente intuizionista dei costruttivisti, capeggiata da Brouwer (mi sembra quasi di stare a descrivere un partito), si spingeva oltre il costruttivismo rifiutando più in generale le dimostrazioni che implicano l'utilizzo di insiemi infiniti e l'applicazione in questi casi dei ragionamenti basati sul principio del terzo escluso.
Oggi si può probabilmente affermare che l'intuizionismo, come prospettiva filosofica volta a rifondare la matematica, ebbe un successo piuttosto limitato; anche se generò utili e prolifiche discussioni. Tuttavia lo stesso non si può dire per il sistema formale della Logica Intuizionista sviluppato da Arend Heyting, un allievo di Brouwer. Tale sistema formale ha dato luogo infatti ad una serie di sviluppi della Logica e ha trovato inoltre diverse applicazioni nell'informatica, sia teorica che applicata.
Tra le principali differenze della Logica intuizionista rispetto alla Logica classica c'è sia la non validità del principio del terzo escluso che la non validità dell'equivalenza tra affermazione e doppia negazione (I ↔ ¬¬I).
Ovvero, tralasciando per un attimo il rigore matimatico, si può dire che usando gli strumenti della Logica intuizionista, non sì potrà ad esempio dedurre la profezia Italia '14.
Inoltre, usando l'intuito, molti di voi probabilmente direbbero che affermare che l'Italia vincerà il mondiale del 2014 è equivalente a dire che non è vero che l'Italia non vincerà il mondiale del 2014.
O detto in termini simbolici:
I ↔ ¬¬I
Invece nella Logica intuizionista, dal fatto che l'Italia vincerà il mondiale del 2014 si potrà sì dedurre che non è vero che l'Italia non vincerà il mondiale del 2014 ( I → ¬¬I ), ma non vale il viceversa. Cioè dal fatto che non è vero che l'Italia non vincerà il mondiale del 2014 non si potrà dedurre che l'Italia vincerà il mondiale del 2014 ¬(¬¬I → I).
A questo punto risulterebbe sicuramente interessante dare un breve sguardo alla semantica per la Logica intuizionista. È infatti grazie ad essa che possono essere verificate le suddette affermazioni. Ma questo lo vedremo nell'appendice numero due.
giovedì, luglio 22, 2010
50mila
Nina Zilli
Cinquantamila lacrime non basteranno perchè
musica triste sei tu dentro di me.
Cinquantamila pagine gettate al vento perchè
eterno è il ricordo, il mio volto per te.
Non ritornare, no tu non ti voltare, non vorrei mi vedessi cadere.
A me piace così, che se sbaglio è lo stesso, perchè questo dolore è amore per te.
Cinquantamila lacrime senza sapere perchè
sono un ricordo lontano da te.
Cinquantamila lacrime non basteranno perchè
musica triste sei tu dentro di me.
Non mi guardare, non lo senti il dolore, brucia come un taglio nel sale.
A me piace così, che se sbaglio è lo stesso, perchè questo dolore è amore per te.
A me piace così, e non chiedo il permesso, perchè questo dolore è amore per te.
Cinquantamila lacrime non basteranno perchè
musica triste sei tu dentro di me.
Cinquantamila pagine gettate al vento perchè
eterno è il ricordo, il mio volto per te.
Non ritornare, no tu non ti voltare, non vorrei mi vedessi cadere.
A me piace così, che se sbaglio è lo stesso, perchè questo dolore è amore per te.
Cinquantamila lacrime senza sapere perchè
sono un ricordo lontano da te.
Cinquantamila lacrime non basteranno perchè
musica triste sei tu dentro di me.
Non mi guardare, non lo senti il dolore, brucia come un taglio nel sale.
A me piace così, che se sbaglio è lo stesso, perchè questo dolore è amore per te.
A me piace così, e non chiedo il permesso, perchè questo dolore è amore per te.
mercoledì, luglio 21, 2010
domenica, luglio 18, 2010
Mine vaganti ("Männer al dente"!?) - Ferzan Ozpetek
Siamo appena tornati dalla visione di Mine vaganti di Ozpetek. In generale, quando riusciamo a capire la lingua originale, noi evitiamo le versioni doppiate ma stavolta non avevamo scelta e ci siamo dovuti accontentare della versione doppiata in tedesco. La prima cosa strana era il titolo tradotto opinabilmente come "Männer al dente" ("Uomini al dente"). Un'altra cosa che mi ha disturbato era il finto accento italiano che ogni tanto veniva inserito qua e là dai doppiatori tedeschi.
Nonostante il doppiaggio la pellicola è piaciuta molto sia a me che a Zucchero. A giudicare dalle reazioni del pubblico deve essere piaciuta molto anche al resto della sala. La signora che sedeva alla mia destra ha riso a crepapelle per la maggior parte delle scene comiche, mentre alla fine ha consumato diversi fazzolettini per asciugarsi le lacrime. Ho l'impressione che il film avrà successo in Germania.
Qualche scena
Cinquantamila lacrime - Nina Zilli
Nonostante il doppiaggio la pellicola è piaciuta molto sia a me che a Zucchero. A giudicare dalle reazioni del pubblico deve essere piaciuta molto anche al resto della sala. La signora che sedeva alla mia destra ha riso a crepapelle per la maggior parte delle scene comiche, mentre alla fine ha consumato diversi fazzolettini per asciugarsi le lacrime. Ho l'impressione che il film avrà successo in Germania.
Qualche scena
Cinquantamila lacrime - Nina Zilli
sabato, luglio 17, 2010
Sopravviveremo alla discesa nel Maelstrom di Edgar Allan Poe? (Norvegia 16: Bodø)
7 giugno 2009
Alle 12:30 sbarchiamo a Bodø. Abbiamo prenotato il "Safari marino" che ci dovrebbe condurre nel mezzo della Saltstraumen, la corrente mareale generatrice di gorghi più potente del mondo, più forte addirittura della celebre Maelstrøm di poeiana memoria: l'immenso gorgo che trascina all'interno ogni cosa. Una sorta di buco nero marino! (E chi non conosce Una discesa nel Maelström di Edgar Allan Poe!?).
Riusciranno i nostri prodi a sopravvivere alle insidie dei terrificanti gorghi che generose travolsero alme d'eroi?
Sprezzanti del pericolo,
indossano gli scafandri,
e si avviano.
La prima tappa è prevista presso un affioramento di resti dell'orogenesi caledoniana (Caledonian fold belt). Le forme, le superfici e le stratificazioni, plasmate in queste rocce dalle collisioni paleocontinentali di circa 450 milioni di anni fa, sono strabilianti.
Ci gettiamo infine in pasto agli spietati gorghi. Dopo titaniche battaglie contro i marosi riusciamo a riemergere indenni. Il colossale scontro segna tuttavia irreversibilmente i nostri volti che mostrano ai reciproci sguardi gli impietosi segni di un invecchiamento decennale: Edgardo aveva proprio ragione!
La nostra audacia verrà infine premiata dall'avvistamento fotograficamente immortalato di una semi-invisibile aquila di mare.
Alle 15 ci reimbarchiamo sulla Midnatsol alla volta delle Lofoten.
Altre foto ....
Giornate precedenti ....
giovedì, luglio 15, 2010
mercoledì, luglio 14, 2010
Carnevale della Matematica #27
Oggi è il14 luglio e oltre a commemorare la presa della Bastiglia segnaliamo anche la nuova puntata del Carnevale della Matematica, la n. 27, ospitata dal fondatore del Carnevale della Matematica Maurizio Codogno su il Post, il giornale on-line di Luca Sofri.
Il numero degli articoli stavolta è un po' più ridotto, forse a causa del clima e delle vacanze, ma la qualità continua ad essere ottima.
Il mio contributo viene introdotto in questo modo:
Dionisoo nel suo Blogghetto scomoda nientemeno che Brouwer e Hilbert per fare una previsione sul risultato dell’Italia nei prossimi mondiali di calcio del 2014 (profezia dei Maya permettendo), portando il lettore a capire se e come si possono usare le dimostrazioni per assurdo e con insiemi infiniti.
Il 14 agosto, l'edizione ferragostano-vacanzierissima - la numero 28 - del Carnevale della Matematica sarà ospitata da Zar sul blog Gli studenti di oggi.
Calendario con le date delle prossime edizioni del Carnevale
Pagina fan del Carnevale su Facebook
Il numero degli articoli stavolta è un po' più ridotto, forse a causa del clima e delle vacanze, ma la qualità continua ad essere ottima.
Il mio contributo viene introdotto in questo modo:
Dionisoo nel suo Blogghetto scomoda nientemeno che Brouwer e Hilbert per fare una previsione sul risultato dell’Italia nei prossimi mondiali di calcio del 2014 (profezia dei Maya permettendo), portando il lettore a capire se e come si possono usare le dimostrazioni per assurdo e con insiemi infiniti.
Il 14 agosto, l'edizione ferragostano-vacanzierissima - la numero 28 - del Carnevale della Matematica sarà ospitata da Zar sul blog Gli studenti di oggi.
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lunedì, luglio 12, 2010
Norvegia 15: Rørvik - Bodø: ingresso nel Circolo Polare Artico
7 giugno 2009
La sera prima siamo andati a letto verso l'una visto che il giorno successivo si presenta privo di impegni mattutini e quindi adatto per una lunga dormita.
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Mentre sogno notti polari illuminate da variopinte aurore boreali una voce sgraziata mi perfora i timpani. Do uno sguardo all'orologio. Sono le 7. La voce proveniente dall'altoparlante della nostra cabina continua a gracchiare il suo annuncio. Stavolta in lingua inglese: tra dieci minuti attraverseremo il circolo polare artico.
Zucchero dice: vabbè, oramai siamo svegli, andiamo a fotografare l'isoletta con il mappamondo.
Mentre la guardo tra un misto di intorpidimento onirico-interruptus e riluttanza, Zucchero si è già vestita. Cerco di inseguirla. Ma né io né Zucchero riusciamo ad arrivare in tempo sul ponte. Ci dobbiamo quindi accontentare di una visione filtrata dal vetro sporco del mappamondo che demarca il circolo polare.
Altre foto scattate nel tratto di mare tra Rørvik e Bodø.
Ulteriori foto scattate nel tratto di mare tra Rørvik e Bodø....
Giornate precedenti ....
venerdì, luglio 09, 2010
Grigorij Perelman rifiuta 1 milione di dollari!? La risposta è sì!
Ne avevo parlato qui.
La decisione è stata finalmente presa qualche giorno fa. Grigorij Perelman ha rifiutato 1 milione di dollari!
Pare che la motivazione principale sia stata il disaccordo con la comunità dei matematici: "I don’t like their decisions; I consider them unjust".
La decisione è stata finalmente presa qualche giorno fa. Grigorij Perelman ha rifiutato 1 milione di dollari!
Pare che la motivazione principale sia stata il disaccordo con la comunità dei matematici: "I don’t like their decisions; I consider them unjust".
Chi vincerà il mondiale? Una questione di Logica intuizionista?
Scegliamo una squadra a caso tra quelle che hanno fatto una pessima figura nella fase finale del mondiale di calcio 2010. L'Italia ad esempio.
Potremmo già formulare un pronostico sui risultati dell'Italia ai modiali brasiliani del 2014?
Bè, potrei affermare ad esempio che:
o l'Italia vincerà il mondiale del 2014 oppure l'Italia non vincerà il mondiale del 2014
Penso che pochi proverebbero a contraddirmi. Ma siamo proprio sicuri che non ci sia un'altra possibilità? O come direbbe qualcuno, siamo proprio sicuri che tertium non datur?
Qualche notte fa dopo una cena a base di insalata di farro annaffiata da un paio di bicchieri di Regaleali me ne sono andato a letto con un certa sensazione di completezza e soddisfazione. In piena notte vengo però svegliato dall'impressione di un lamento profondo. In piedi accanto al mio letto scorgo una tenebrosa figura antropomorfa. Mi pietrifico all'istante. Dalla figura proviene una voce: quasi un infrasuono.
B: (rabbioso tormentato) Perché non vuole ammetterlo!! L'intuzione e la costruzione sono alla base di tutto!
Eppure in gioventù lo ammiravo così tanto.... E anche lui mi stimava molto.
D: (ripresosi dal trauma riesce timidamente a profferire parola) Scusi, ma lei chi è?
B: (austero e marziale) Molto lieto! Luitzen Egbertus Jan Brouwer. Ma lei può chiamarmi semplicemente professor Brouwer.
D: (reverenziale un po' più animato) E di chi sta parlando professor Brouwer?
B: (spazientito) Come di chi!? Ma del professor David Hilbert naturalmente.
Una seconda figura si materializza nella stanza.
H: (con voce tuonante) Ho sentito pronunziare il mio nome!
B: (con enfasi accigliata) Stavo per l'appunto cercando di dire che la nostra aspirazione deve essere la ricerca della verità, non un arido formalismo alieno da essa.
H: (con sufficienza?) Ma con il mio formalismo saremo in grado di svelare e rivelare la verità in modo automatico e univoco. Potremmo anche giungere ad un punto in cui le presenza umana sarà superflua nel processo di disvelamento delle verità ignote.
B: (categorico) Ma voi, caro Hilbert, partite da premesse sbagliate! Per dimostrare l'esistenza di un oggetto io dovrò mostrare quell'oggetto o almeno mostrare di saperlo costruire.
H: (contraddittoriamente) No! Non è affatto vero! La costruzione appesantisce e complica inutilmente le cose. Brevità ed economia di pensiero! Sono queste le ragioni d'essere delle dimostrazioni d'esistenza. L'oggetto o esiste o non esiste. Tertium non datur! E se assumendo la sua non esistenza giungo ad una contraddizione allora vorrà dire che l'oggetto dovrà necessariamente esistere!
B: (quasi con soddisfazione) Ed ecco che abbiamo introdotto anche le più fallaci tra le vostre assunzioni: le dimostrazioni per assurdo e peggio ancora il principio del Terzo escluso. L'accettazione acritica di tali strumenti solo perché riconducibili a Pitagora e Aristotele è inammissibile!
H: (con scoraggiato scherno) Ma proibire ad un matematico l'uso del principio del terzo escluso sarebbe come proibire a un pugile di usare i pugni o proibire ad un astronomo di usare il telescopio.
B: (in un crescendo di impeto) La matematica non è un giochino enigmistico privo di significato! I suoi oggetti non sono scorrelati dalla realtà!! Le sue regole formali non possono prescindere dall'intuito!!! La scelta dei suoi assiomi deve essere guidata dall'esperienza!!!!
Le figure svaniscono dissolvendosi lentamente.
Ma allora è vero che o l'Italia vincerà il mondiale del 2014 oppure l'Italia non vincerà il mondiale del 2014? O detto in termini simbolici, indicando con I la proposizione "l'Italia vincerà il mondiale del 2014", è vero che (I ∨ ¬I)?
Forse per il caso di questo enunciato la risposta è sì. (A patto che la profezia Maya non non si riveli nel frattempo valida, ma in tal caso potremmo dire che è vera ¬I, anche se probabilmente nessuno sarà in grado di verificarlo.) Nella matematica tuttavia esistono degli enunciati che non possono essere né provati né refutati, e cioè, approssimando un po', non può essere stabilito né che siano veri né che siano falsi, e sono per questo detti indecidibili. Esempi ne sono l'assioma della scelta e l'ipotesi del continuo, che sono entrambi indecidibili nell'assiomatizzazione tradizionale della teoria degli insiemi.
Il mio dialogo immaginario tra Brouwer e Hilbert è ispirato ad una reale controversia tra i due matematici che va inquadrata tra le appassionanti discussioni relative ai fondamenti della matematica avvenute tra la fine dell'800 e i primi decenni del '900. In questo contesto le posizioni filosofiche che si contendevano il primato erano essenzialmente tre: quella logicista con Frege e Russell; quella formalista con Hilbert; e infine quella costruttivista con Poincaré e Weyl, all'interno della quale si posizionava la corrente radicale degli intuizionisti con Brouwer. I logicisti volevano rifondare la matematica a partire dalla Logica, i formalisti volevan formalizzare la matemitica entro un sistema assimoatico capace di dimostrare o refutare un qualsiasi enunciato, mentre i costruttivisti affermavano la necessità di trovare o di costruire un oggetto matematico per poterne dimostrare l'esistenza rifiutando le dimostrazioni per assurdo soprattutto nei casi che coinvolgono l'infinito; infine l'intuizionismo di Brouwer si spingeva oltre il costruttivismo rifiutando più in generale le dimostrazioni che implicano l'utilizzo di insiemi infiniti e l'applicazione in questi casi dei ragionamenti basati sul principio del terzo escluso.
In seguito un allievo di Brouwer, Arend Heyting, sviluppò l'intuizionismo come un vero e proprio sistema formale: la Logica Intuizionista. Ma questo lo vedremo nell'appendice.
Potremmo già formulare un pronostico sui risultati dell'Italia ai modiali brasiliani del 2014?
Bè, potrei affermare ad esempio che:
o l'Italia vincerà il mondiale del 2014 oppure l'Italia non vincerà il mondiale del 2014
Penso che pochi proverebbero a contraddirmi. Ma siamo proprio sicuri che non ci sia un'altra possibilità? O come direbbe qualcuno, siamo proprio sicuri che tertium non datur?
Qualche notte fa dopo una cena a base di insalata di farro annaffiata da un paio di bicchieri di Regaleali me ne sono andato a letto con un certa sensazione di completezza e soddisfazione. In piena notte vengo però svegliato dall'impressione di un lamento profondo. In piedi accanto al mio letto scorgo una tenebrosa figura antropomorfa. Mi pietrifico all'istante. Dalla figura proviene una voce: quasi un infrasuono.
B: (rabbioso tormentato) Perché non vuole ammetterlo!! L'intuzione e la costruzione sono alla base di tutto!
Eppure in gioventù lo ammiravo così tanto.... E anche lui mi stimava molto.
D: (ripresosi dal trauma riesce timidamente a profferire parola) Scusi, ma lei chi è?
B: (austero e marziale) Molto lieto! Luitzen Egbertus Jan Brouwer. Ma lei può chiamarmi semplicemente professor Brouwer.
D: (reverenziale un po' più animato) E di chi sta parlando professor Brouwer?
B: (spazientito) Come di chi!? Ma del professor David Hilbert naturalmente.
Una seconda figura si materializza nella stanza.
H: (con voce tuonante) Ho sentito pronunziare il mio nome!
B: (con enfasi accigliata) Stavo per l'appunto cercando di dire che la nostra aspirazione deve essere la ricerca della verità, non un arido formalismo alieno da essa.
H: (con sufficienza?) Ma con il mio formalismo saremo in grado di svelare e rivelare la verità in modo automatico e univoco. Potremmo anche giungere ad un punto in cui le presenza umana sarà superflua nel processo di disvelamento delle verità ignote.
B: (categorico) Ma voi, caro Hilbert, partite da premesse sbagliate! Per dimostrare l'esistenza di un oggetto io dovrò mostrare quell'oggetto o almeno mostrare di saperlo costruire.
H: (contraddittoriamente) No! Non è affatto vero! La costruzione appesantisce e complica inutilmente le cose. Brevità ed economia di pensiero! Sono queste le ragioni d'essere delle dimostrazioni d'esistenza. L'oggetto o esiste o non esiste. Tertium non datur! E se assumendo la sua non esistenza giungo ad una contraddizione allora vorrà dire che l'oggetto dovrà necessariamente esistere!
B: (quasi con soddisfazione) Ed ecco che abbiamo introdotto anche le più fallaci tra le vostre assunzioni: le dimostrazioni per assurdo e peggio ancora il principio del Terzo escluso. L'accettazione acritica di tali strumenti solo perché riconducibili a Pitagora e Aristotele è inammissibile!
H: (con scoraggiato scherno) Ma proibire ad un matematico l'uso del principio del terzo escluso sarebbe come proibire a un pugile di usare i pugni o proibire ad un astronomo di usare il telescopio.
B: (in un crescendo di impeto) La matematica non è un giochino enigmistico privo di significato! I suoi oggetti non sono scorrelati dalla realtà!! Le sue regole formali non possono prescindere dall'intuito!!! La scelta dei suoi assiomi deve essere guidata dall'esperienza!!!!
Le figure svaniscono dissolvendosi lentamente.
Ma allora è vero che o l'Italia vincerà il mondiale del 2014 oppure l'Italia non vincerà il mondiale del 2014? O detto in termini simbolici, indicando con I la proposizione "l'Italia vincerà il mondiale del 2014", è vero che (I ∨ ¬I)?
Forse per il caso di questo enunciato la risposta è sì. (A patto che la profezia Maya non non si riveli nel frattempo valida, ma in tal caso potremmo dire che è vera ¬I, anche se probabilmente nessuno sarà in grado di verificarlo.) Nella matematica tuttavia esistono degli enunciati che non possono essere né provati né refutati, e cioè, approssimando un po', non può essere stabilito né che siano veri né che siano falsi, e sono per questo detti indecidibili. Esempi ne sono l'assioma della scelta e l'ipotesi del continuo, che sono entrambi indecidibili nell'assiomatizzazione tradizionale della teoria degli insiemi.
Il mio dialogo immaginario tra Brouwer e Hilbert è ispirato ad una reale controversia tra i due matematici che va inquadrata tra le appassionanti discussioni relative ai fondamenti della matematica avvenute tra la fine dell'800 e i primi decenni del '900. In questo contesto le posizioni filosofiche che si contendevano il primato erano essenzialmente tre: quella logicista con Frege e Russell; quella formalista con Hilbert; e infine quella costruttivista con Poincaré e Weyl, all'interno della quale si posizionava la corrente radicale degli intuizionisti con Brouwer. I logicisti volevano rifondare la matematica a partire dalla Logica, i formalisti volevan formalizzare la matemitica entro un sistema assimoatico capace di dimostrare o refutare un qualsiasi enunciato, mentre i costruttivisti affermavano la necessità di trovare o di costruire un oggetto matematico per poterne dimostrare l'esistenza rifiutando le dimostrazioni per assurdo soprattutto nei casi che coinvolgono l'infinito; infine l'intuizionismo di Brouwer si spingeva oltre il costruttivismo rifiutando più in generale le dimostrazioni che implicano l'utilizzo di insiemi infiniti e l'applicazione in questi casi dei ragionamenti basati sul principio del terzo escluso.
In seguito un allievo di Brouwer, Arend Heyting, sviluppò l'intuizionismo come un vero e proprio sistema formale: la Logica Intuizionista. Ma questo lo vedremo nell'appendice.
mercoledì, luglio 07, 2010
Banche mondiali
Oggi la bancaria ha superato se stessa.
Ambiente: banca tappezzata di bandiere e ghirlande con i colori della bandiera.
Bancaria: gonna e maglietta con i colori della bandiera, ghirlanda al collo con i colori della bandiera, unghie dipinte con i colori della bandiera, zigomi dipinti con i colori della bandiera.
Le mancavano solo queste:
Ué ma dove siamo? In banca, in discoteca o allo stadio?
Ambiente: banca tappezzata di bandiere e ghirlande con i colori della bandiera.
Bancaria: gonna e maglietta con i colori della bandiera, ghirlanda al collo con i colori della bandiera, unghie dipinte con i colori della bandiera, zigomi dipinti con i colori della bandiera.
Le mancavano solo queste:
Ué ma dove siamo? In banca, in discoteca o allo stadio?
martedì, luglio 06, 2010
Norvegia 14: Rørvik
6 giugno 2009
Verso le 21, dopo 9 ore circa di navigazione verso nord sbarchiamo a Rørvik.
Mentre girovaghiamo per la cittadina abbigliati più o meno in questo modo veniamo superati da un paio di adolescenti in bicicletta con maniche corte e calzoncini.
Attraggono la mia attenzione questa chiesa in legno,
e questa Pizzabar-Kebab Napoli.
Il resto della serata lo passiamo sul ponte della Midnatsol.
Tiriamo fino a tardi anche perché vogliamo goderci quello che sarà l'ultimo tramonto per i prossimi sei giorni. Questo è il sole delle 23:30. Siamo a poche decine di Km dal circolo polare.
Alla fine andiamo a letto verso l'una visto che il giorno successivo si presenta privo di impegni mattutini e quindi adatto per una lunga dormita.
Altre foto: Rørvik
Giornate precedenti ....
domenica, luglio 04, 2010
Porto sfiga come Mick Jagger?
Ora sarei spinto a fare il tifo per Olanda e Spagna. Ma un'osservazione induttiva dei risultati precedenti mi ha portato a chiedermi: porto sfiga come Mick Jagger?
Forse dovrei astenermi? O fare il tifo per gli altri?
Forse dovrei astenermi? O fare il tifo per gli altri?
giovedì, luglio 01, 2010
L'estetica del sandalo: col calzino o senza? (domande estivo-esistenziali)
È internazionalmente noto quale sia il popolo aduso a tale vezzo estetico. Ma è effettivamente così? O la diceria si va lentamente trasformando in stereotipo?
Viste le temperature sopra i trenta (36° previsti per domani) faccio sfoggio da qualche giorno dei miei infradito (finalmente a 40 anni ho imparato a camminarci decentemente).
Durante la prova di lunedì, nelle abbondanti pause presenti nella partitura trombonistica mi sono dilettato nell'interessante passatempo dell'osservazione dell'abbigliamento calzaturistico dei giovani colleghi orchestrali. E sono induttivamente giunto alle seguenti conclusioni:
1. Le giovani orchestrali indossano i sandali senza calzino (ma pare che il sandalo col calzino sia stato da sempre una prerogativa maschile)
2. I giovani orchestrali indossano puzzolenti scarpe da ginnastica (col calzino-fantasmino)
L'osservazione è stata confermata da sporadiche valutazioni extra-orchestrali.
A questo punto quali delle seguenti conclusioni potremmo dedurre?
1. I giovani non indossano più i sandali col calzino
2. Sono solo gli uomini a indossare i sandali col calzino, mentre le donne li indossano senza
3. I giovani indossano puzzolenti scarpe da ginnastica, mentre le giovani indossano i sandali senza calzino
4. Se i sandali vengono indossati da un uomo, allora l'uomo ha più di 35 anni
Chiudo con una domanda: la tendenza è confermata anche in Italia?
Viste le temperature sopra i trenta (36° previsti per domani) faccio sfoggio da qualche giorno dei miei infradito (finalmente a 40 anni ho imparato a camminarci decentemente).
Durante la prova di lunedì, nelle abbondanti pause presenti nella partitura trombonistica mi sono dilettato nell'interessante passatempo dell'osservazione dell'abbigliamento calzaturistico dei giovani colleghi orchestrali. E sono induttivamente giunto alle seguenti conclusioni:
1. Le giovani orchestrali indossano i sandali senza calzino (ma pare che il sandalo col calzino sia stato da sempre una prerogativa maschile)
2. I giovani orchestrali indossano puzzolenti scarpe da ginnastica (col calzino-fantasmino)
L'osservazione è stata confermata da sporadiche valutazioni extra-orchestrali.
A questo punto quali delle seguenti conclusioni potremmo dedurre?
1. I giovani non indossano più i sandali col calzino
2. Sono solo gli uomini a indossare i sandali col calzino, mentre le donne li indossano senza
3. I giovani indossano puzzolenti scarpe da ginnastica, mentre le giovani indossano i sandali senza calzino
4. Se i sandali vengono indossati da un uomo, allora l'uomo ha più di 35 anni
Chiudo con una domanda: la tendenza è confermata anche in Italia?
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