lunedì, ottobre 26, 2015

Lettera al Ministro della Salute Beatrice Lorenzin sull'elogio dell'omeopatia

Mentre la ministra della sanità australiana ha fatto in modo che venisse effettuata una delle indagini più obiettive, accurate e approfondite sull'efficacia dell’omeopatia, con cui si è giunti alla conclusione di inefficacia dell'omeopatia per il trattamento di qualsiasi patologia, la ministra della sanità italiana, Beatrice Lorenzin, scrive la prefazione di un libro che elogia l'omeopatia.
"Il volume si intitola per l'appunto 'Elogio dell'omeopatia' ed è firmato da Giovanni Gorga, nuovo presidente di Omeoimprese: un raggruppamento delle principali aziende italiane produttrici di rimedi omeopatici." Quindi una voce evidentemente sopra le parti.

"Una pubblicazione di parte, perfettamente legittima in una società pluralista." - dice invece, con il solito piglio polemico, il CICAP. "Quello che è inopportuno è che sia il Ministro della Salute, con la sua prefazione, a sostenerne indirettamente il contenuto."
Ecco, io ho firmato e invito tutti a firmare la Lettera aperta al Ministro della Salute Beatrice Lorenzin sull'elogio dell'omeopatia.


Detto questo bisogna anche dire che (dall'articolo Ministro Lorenzin, l’omeopatia non è una cura):
«Beatrice Lorenzin si è trovata ad affrontare delle “crisi” di tipo pseudoscientifico durante il suo mandato. Si ricordi il caso Stamina. Ora, molti degli ex sostenitori di Stamina si sono riconvertiti in “No vaccini”, una posizione che rischia di causare danni su scala ben maggiore. Anche in questo caso Beatrice Lorenzin ha difeso (bene) la salute dei suoi concittadini.
Beatrice Lorenzin non è laureata in medicina, anzi: non è proprio laureata e questo la ha esposta a una serie di attacchi su quali fossero le sue competenze per essere nominata a capo del ministero della Sanità. La figura del ministro è essenzialmente di rappresentanza. Grazie anche a consulenti esperti, nelle difficili situazioni sopra esposte è riuscita a tenere il timone dritto e salvaguardare la salute dei suoi concittadini. Per questo motivo la sua prefazione, che come prevedibile è stata ampiamente strumentalizzata, è un pericoloso scivolone.
Non è facile essere in una posizione di elevata visibilità pubblica perché qualsiasi errore si presta a essere sfruttato dai mezzi d’informazione. Vedi l’ex collega ministra che si congratulò con i ricercatori italiani che avevano scoperto (erroneamente) i neutrini più veloci della luce ricordando che l’Italia aveva investito ben 40 milioni di euro per costruire il tunnel che partiva dal Gran Sasso arrivava a Ginevra. Errare è umano, ma non è facile riconoscere i propri errori.
I ricercatori italiani hanno spiegato senza problemi quale fosse la criticità nel loro esperimento (c’era semplicemente un cavo non stretto bene) e non sono stati crocefissi dalla comunità scientifica. Invece, nessuno si è scusato riguardo al presunto tunnel. E in fondo è proprio questa la differenza tra la scienza e la pseudoscienza. La scienza commette errori, perché descrive con teorie a volte troppo semplici la realtà. Le teorie si evolvono, e quando ne arriva un’altra che spiega il mondo in modo migliore della precedente non è un dramma. La pseudoscienza invece è sempre uguale a se stessa. L’omeopatia è ferma al tempo del suo scopritore, quando non era chiaro cosa fossero atomi e molecole. Chi sostiene qualsiasi forma di pseudoscienza invece assume una posizione fideistica, che non ammette nessuna conoscenza nuova la quale possa mettere in dubbio le idee preconcette.
Beatrice Lorenzin ha una grande sfida ma anche una grande opportunità. Dimostrare che quando si compiono azioni avventate e soprattutto potenzialmente dannose per la salute di tante persone, è importante un passo indietro. Nessuna “nuova opportunità di cura” (parole della ministra nella prefazione) potrà nascere da credenze pseudoscientifiche di fine 1700, come appunto è l’omeopatia.

1 commento:

dioniso ha detto...

DA FB
Paola Spagnoli Peccato, la Lorenzin si era mossa bene finora unsure emoticon
Ho firmato qualche giorno fa.
Dioniso Dionisi Vero. Potrebbe sempre dire che ha preso un abbaglio. Può succedere a tutti. Ma non credo che lo farà