martedì, novembre 11, 2008

Crimea (Крим) 16: Sebastopoli (Севастополь)

Mercoledì 10 settembre

Dopo aver visitato le rovine di Cherson (Χερσόνησος, Херсонес) raggiungiamo la città: Sebastopoli.

Nonostante si trovi in Ucraina, la Crimea è a maggioranza russa. Sin dai tempi degli Zar ha ospitato diverse basi della Flotta Russa del Mar Nero e le ospita tuttora.

La Flotta del Mar Nero è quella componente della Marina Russa che opera nel Mar Nero. Pare che nel 1992, l'Ucraina aprì una crisi chiedendo alla Russia la consegna di tutte le navi della Flotta del Mar Nero dislocate in Crimea. In seguito però, nel 1997, le due parti raggiunsero un accordo.

Il quartier generale della Flotta del Mar Nero si trova quindi ancora attualmente a Sebastopoli che pare sia l'unica città al mondo ad essere sede di due distinte marine militari. Attualmente è comunque in costruzione una nuova base navale a Novorossijsk (Новоросси'йск) in Russia.

Tre eventi hanno profondamente segnato la memoria e la storia di Sebastopoli: la fondazione nel 1783 da parte dell'ammiraglio Thomas Mackenzie, poco dopo l'annessione della Crimea alla Russia; l'assedio (1854–1855) ad opera dei britannici, dei francesi, dei turchi e dei piemontesi durante la famigerata Guerra di Crimea; e l'assedio e il terribile bombardamento (1941–1942) ad opera delle truppe tedesche.
In particolare questo ultimo assedio durò 250 giorni. Sebastopoli cadde nel luglio del 1942.
La città fu quindi liberata dall'Armata Rossa il 9 maggio del 1944 e l'anno successivo venne fregiata del titolo di città eroica.

L'aneddoto che si racconta su Sebastopoli vuole che Churchill, dopo la conferenza di Yalta volessi rendersi conto del livello di distruzione che aveva provocato la guerra alle città sovietiche. Fu quindi condotto a Sebastopoli.
Quando Churchill vide la città rasa al suolo disse che ci sarebbero voluti almeno 50 anni per ricostruirla.
Stalin prese l'affermazione come una sfida e rispose: la ricostruiremo in 5 anni. E così fu.

La città venne quindi totalmente ricostruita nello stile che poi fu definito
architettura stalinista. Una sorta di neoclassico con evidenti influenze staliniste.

Saliamo la scalinata dove si scorge un floreale numero 225: il numero di anni dalla fondazione della città.

Alla sommità ci attende il caro Vladimir Ilyich

che risulta visibile da tutte le imbarcazione che navigano in prossimità di Sebastopoli.

Vicino a Vladimir Ilyich c'è una chiesa ortodossa

con le solite icone provviste di fazzolettino da usare per eliminare i resti del bacio.

Scendiamo dalla collina dirigendoci verso l'altra sponda.

Dove ammiriamo il Museo della Flotta Russa del Mar Nero

Addobbato di armamenti,

e missili,

e suppellettili vari.

Музей Черноморский Флот, per l'appunto.

Segni vari

del passato sovietico (совет).

I filobus sono molto popolari in Crimea. C'è infatti anche quella che è attualmente considerata la linea filoviaria più lunga del mondo: la Filovia Simferopoli-Alušta-Jalta, a linea di filobus copre più di cento chilometri

Monumento stalinista

in memoria del terribile assedio del 1941–1942.





Ci spostiamo verso il porto.



Militare con cappellone.

Circumnavighiamo la penisoletta portandoci di nuovo sull'altra sponda.



Il Mar Nero è un po' mosso.

I bimbi giocano con le onde.

Delfinario.

Pare che un tempo i delfini fossero ivi addestrati per scopi militari.

Le medaglie di Sebastopoli.


Altri esempi di architettura stalinista.



Devo dire che questa città mi è piaciuta. Anche di più della più celebre Yalta.

Sulla via del ritorno il nostro autista si ferma per degli acquisti in un mercato. Ne approfitto per scendere e curiosare.

Un frutto attrae la mia attenzione e lo compro. Non so ancora come si chiami. Memore della storia dell'avvelenatrice decido comunque di chiedere ai nostri amici prima di consumarlo.

Non poteva mancare la foto del tramonto di fine giornata sul Mar Nero alle spalle di Yevpatoria.

2 commenti:

Donna Cannone ha detto...

halloooooo Ancora in giro per il mondo????

dioniso ha detto...

Ciao Donna Cannone!

Il 10 settembre sì, eravamo lì. Ora siamo qui ;-)

Tenete duro. Questa è la penultima giornata: l'11 settembre abbiamo preso l'aereo per tornare nella patria d'adozione.