mercoledì, febbraio 29, 2012

Buon compleanno Gioacchino

Nacque a Pesaro duecentoventi anni fa, il 29 febbraio 1792, ed amava scherzare sull'occorrenza quadriennale del suo compleanno.
Quindi oggi quale compleanno rossiniano dovremmo festeggiare? Il duecentoventesimo o il cinquantatreesimo (non il cinquantacinquesimo visto che gli anni secolari non divisibili per 400 non sono bisestili)?
Proverbiali la sua giovialità, la sua ironia, il suo amore per la buona tavola e per le belle donne. Sul conto di Rossini circolano molti aneddoti che forse egli stesso si divertiva ad alimentare. Come quello secondo cui avrebbe fatto il chierichetto da bambino solo per poter bere i resti del vino che il parroco usava per l'eucaristia.
Leggendari la sua rapidità nella creazione musicale e la sua pigrizia. Un altro aneddoto vuole infatti che quando componeva sdraiato sul letto Rossini preferiva riscrivere le partiture che gli cadevano piuttosto che alzarsi a raccoglierle.
A 31 anni si trasferì a Parigi e da lì continuò a coltivare le sue passioni. Ma non dimenticò la patria. Neanche dal punto di vista gastronomico. E da buongustaio che era, faceva arrivare a casa sua molte specialità italiane. Strinse amicizie con famosi cuochi francesi e si divertì a scrivere pezzi dedicati a portate e ricette. E ne creò anche di ricette. Come l'insalata Rossini:

"Prendete dell'olio di Provenza, mostarda inglese, aceto di Francia, un po' di limone, pepe, sale, battete e mescolate il tutto; poi aggiungete qualche tartufo tagliato a fette sottili. I tartufi danno a questo condimento una sorta di aureola, fatta apposta per mandare in estasi un ghiottone. Il cardinale segretario di Stato, che ho conosciuto in questi ultimi giorni, mi ha impartito, per questa scoperta, la sua apostolica benedizione".

Intorno ai 40 anni, dopo aver prodotto una quantità stupefacente di musica, decise di ritirarsi nella campagna parigina e non scrisse quasi più nulla per i teatri, ma solo cose per sé, sua moglie e i suoi amici. In molti si chiesero il perché.

A 72 anni Rossini scrisse un'ultima perla, la Petite messe solennelle, che ebbe un successo straordinario e sulla cui ultima pagina il compositore scrisse:
“Dio buono, ecco terminata la povera messa. Ho scritto proprio della “musique sacrée ... ou de la sacrée musique ” (gioco di parole che in francese dovrebbe suonare come "musica sacra ... o musica insignificante". Per comprendere wikipedia propone un parallelo con "musica benedetta" e "benedetta musica"). Tu sai che io ero nato per l’opera buffa e non ho che un po’ di cuore e pochissima scienza. Sii dunque benedetto e accordami il Paradiso. Giacomo Rossini”
Morì cinque anni dopo.

Ah, oggi radio tre dedica l'intera giornata di programmazione a Rossini con BUON COMPLEANNO ROSSINI! - Programma dettagliato - Puntata su Rossini di Tre Colori - La diretta di Radio Tre - Puntata di Qui Comincia del 29/2/2012

Rossini amava raccontare che nel 1822 ebbe un incontro con l'allora già celeberrimo Beethoven. Il compositore renano gli avrebbe consigliato di continuare a scrivere opere comiche in quanto "questo è ciò che voi italiani sapete fare". E gli piaceva suggellare tale aneddoto auto-screditandosi con la definizione di  pianista della "quatrième classe". Non è da escludere che un tale atteggiamento abbia influenzato la critica dei tempi. La musica di Rossini cominciò infatti a ricevere la giusta considerazione solo a partire dalla metà del XX secolo.

"Se anche l'arte di Rossini non ha avuto una missione sociale, noi oggi apprezziamo in Rossini un grande compositore che ci ha fatto ridere o ci ha commossi senza indicarci una soluzione moralistica dell'esistenza ma descrivendo semplicemente la grande commedia umana."
È proprio questo uno degli aspetti, secondo me di spirito molto italiano, che più mi piacciono di Rossini.

E per concludere due pezzi.
Il Kyrie della Petite messe solennelle


E un pezzo parzialmente rossiniano: Duetto buffo di due gatti


martedì, febbraio 28, 2012

I libri elettronici e l'odore della carta: paronomasie artistiche?

Carta, inchiostro e Divina Commedia. In che rapporto stanno questi tre oggetti? 
Forse in questo caso i primi due oggetti sono un mezzo per poter fruire del terzo oggetto? Un po' come la pellicola e la tela su cui essa viene proiettata stanno a La corazzata Potëmkin?  Non proprio. Ma non è facile trovare una metafora calzante.

Seconda domanda: ma che odore ha la carta? No, perché ho appena aperto un libro e non ho sentito nessun odore. Sono arrivato a percepire qualcosa solo dopo aver appiccicato il naso alla pagina. E non sono raffreddato. Dite che ho bisogno di un otorino?

Terza domanda: ma esiste veramente qualcuno che compra un libro basandosi sull'odore della carta? No, perché io ho tanta nostalgia dell'odore pungente della pergamena. E che dire di quelle meravigliose miniature. 
Basta vado a creare il gruppo facebook: "Gutenberg deve morire"! 
Che c'è?! 
Ah, Gutenberg è già morto... Vabbe'...

lunedì, febbraio 27, 2012

Honningsvåg, Kjøllefjord e i Sami (Norvegia 26)

11 giugno 2009

Alle 14:30 ci imbarchiamo su quella che sarà la nostra ultima nave: la Nordkapp (1996). Più piccola della Midnatsol, ma con un equipaggio che si rivelerà molto più gentile.
Alle 17:30 sbarchiamo a Kjøllefjord.


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Il tempo è peggiorato. Piove, ma non ci possiamo lamentare, visto che all'undicesimo giorno di Norvegia questa è la prima pioggia che ci bagna. Saliamo subito in autobus per un'escursione dal nome molto turistico: un assaggio di Lapponia.

Visitiamo il museo locale, dove la guida, con un singolare accento che non sembra norvegese, c'illustra la storia della Finnmark. Nella foto di sinistra trovate un bignamino della suddetta storia.
Nel corso della visita apprendiamo che durante la loro ritirata del 1944 i tedeschi fecero letteralmente terra bruciata. La Finnmark ne pagò le conseguenze fino agli anni '60 rimanendo una regione molto povera. La ricostruzione e la rinascita vere e proprie cominciarono solo dopo la scoperta dei giacimenti petroliferi nel Mare del Nord.
Nelle foto strumenti per la pesca, la mattanza e la pesatura del pesce (se non fosse capito: Tørrfisk=stoccafisso).
Lasciato il museo ci spostiamo fuori città
per la visita alla tenda Sami della famiglia Utsi.
Sono i due ventenni della famiglia ad occuparsi della presentazione sulla cultura Sami. La ragazza è bionda con gli occhi azzurri. Il ragazzo è invece più scuro. La presentazione mi mette un po' di tristezza: è troppo turistica. La ragazza parla mentre il ragazzo serve il brodo di renna. Poi lui canta un paio di canzoni il cui testo al mio orecchio sembra essere solo una sequenza di lalalà. Ma magari la lingua sami è proprio così.
Dopo la presentazione mi faccio raccontare qualcosa in più dalla ragazza.
Mi dice che i Sami furono cristianizzati solo nel XVII secolo ma conservano ancora molte credenze e usanze pagane. Come, ad esempio, interrogare l'oltretomba quando si costruisce una casa o l'uso di amuleti sulle culle per proteggere i neonati dagli spiriti maligni. Ma da quel che ricordo, quelli si usavano anche durante la mia infanzia in Sabina.
La ragazza mi racconta poi che agli inizi del '900 i Sami furono vittime di un tentativo di genocidio culturale da parte del governo norvegese: ai bambini venne imposta la frequentazione di scuole norvegesi ed il divieto di esprimersi in lingua sami.
Nel secondo dopoguerra i Sami cominciarono invece la loro battaglia che si concluse negli anni '80 li portò ad ottenere diritti, riconoscimenti, scuole sami, bandiera, capitale (Karasjok) e parlamento.



Ci reimbarchiamo verso le 20 e vista la novolosità ce ne andiamo a letto presto.

Giornate precedenti ...

sabato, febbraio 25, 2012

La psicologia del numero

Trascorriamo le nostre vite consumandoci in ansie periodiche che raggiungono i loro massimi in prossimità del passaggio al simbolo successivo della cifra delle decine delle nostre età.

Ho vent'anni e ancora non ho una ragazza! I miei coetanei ce l'hanno tutti!
Ho trent'anni e sono ancora precario! Mio padre alla mia età aveva lavoro, moglie e figli!
Ho quarant'anni, sto invecchiando e non ho ancora visto una puntata dell'ispettore Derrick!

Per poi raggiungere solitamente un minimo in cui si passa dal rimpianto del decennio precedente alla presa di coscienza che ogni decennio sarà rimpianto successivamente e tanto vale quindi godersi i vantaggi di quello in atto.

Ma allora, quando l'evoluzione avrà prodotto la scomparsa dei mignoli del nativo digitale in quanto inutili nella gestione delle tavolette, si passerà dal rimpianto del decennio precedente a quello dell'ottennio precedente?

giovedì, febbraio 23, 2012

Perché i neutrini hanno rallentato?

Da settembre ad oggi molti eventi importanti si sono succeduti. Ma quali tra essi avranno potuto indurre il neutrino a rallentare? Proviamo a stilare una lista a partire dalle ipotesi più semplici.



  1. L'energia spesa in ilarità in seguito alla dichiarazione della Gelmini
  2. Il tasso alcolico conseguente alle bevute per le dimissioni del 12 novembre
  3. Il lavoro aggiuntivo per il pagamento dell'IMU
  4. L'ansia per le sorti di Schettino
Altre idee?

mercoledì, febbraio 22, 2012

Francesco Provenzale: Missa defunctorum a quattro voci

Ho appena ascoltato il pezzo verso la fine della puntata del 27/1 di Qui comincia...
Il Dies iræ dalla Missa defunctorum a quattro voci di Francesco Provenzale.
Ascoltatelo. Non è un gioiellino?



Devo confessare che il mio orecchio è stato catturato e sollazzato dalla bella voce del trombone che raddoppia e contrappunta nel registro grave.

Frappe

I dolci non sono il mio forte. Ma ieri, vista la data e la non disponibilità culinaria di Zucchero, ho provato a cimentarmi ispirandomi a questa ricetta.
 Il risultato non è stato dei migliori.
Alcune sono venute croccanti e con le bolle di dimensioni giuste.
Mentre altre somigliavano più a maritozzi che a frappe.
Ad ogni modo, ieri sera, alla riunione di Volare, le colleghe alate hanno (forse per gentilezza) apprezzato. E una di loro mi faceva notare che un possibile motivo del maritozzimorfismo potrebbe essere stato lo spessore troppo grande.
Ma oggi, riguardando la ricetta che mi ha ispirato, mi sono anche accorto di aver dimenticato un passo forse fondamentale per l'amaritozzimorfismo: i "due tagli centrali e paralleli per il lungo". Lo terrò presente per il prossimo tentativo.... magari la prossima volta che si presenterà una congiunzione astrale tra Carnevale astronomico e qualche Carnevale blogghistico ospitato da me.

martedì, febbraio 21, 2012

Il quinto Carnevale dei Libri di Scienza lo ospito io!


Il quinto Carnevale dei Libri di Scienza lo sto ospitando io ma non sul Blogghetto. Bensì sull'altro blog: Pitagora e dintorni. Il tema dell'edizione è scienza e arte

Ovviamente ho anche contribuito:

Ed infine il mio umile contributo dal BlogghettoArmonia celeste e dodecafonia.
"La tesi centrale di questo libro è che la principale responsabile del divario apertosi tra il pubblico e i compositori dell'ultimo secolo sarebbe la dodecafonia: tecnica compositiva che avrebbe abrogato, non solo la coloritura armonica e gli sviluppi melodici, ma anche la stimolazione di reazioni fisiche ed emotive, privilegiando la novità ad ogni costo rispetto alla bellezza. Per sostenere la sua tesi l'autore, Andrea Frova, professore di Fisica Generale e musicofilo, si basa su una serie di risultati scientifici relativi alla nostra percezione soggettiva della musica..."
Concludo ricordando che la sesta edizione del Carnevale dei Libri di Scienza verrà ospitata tra un mese da Libreria Baobab di Alice Della Puppa. Il tema prescelto dalla libraia cresciuta a “pane, libri e natura” è molto pitagorico:  Numeri.

sabato, febbraio 18, 2012

Si può fare: discorso introduttivo per il cineforum

Riporto qui sotto la traccia che tenevo in mano ieri sera mentre presentavo pellicola e associazione al cinema comunale di Heidelberg: il Karlstorkino. La sala era quasi piena ma fortunatamente non ero troppo nervoso. Forse lo ero di più durante le prove fatte in casa. I due sintomi principali della mia socioverbofobia (ve piace er neologgismo?), secchezza delle fauci e tremore delle mani, erano molto moderati, quasi assenti. Mi dicono che sono riuscito a mantenere il ritmo lento e il tono pieno che mi ero imposti. E penso di essere anche riuscito a far spaziare lo sguardo più o meno su tutta la sala. Alla fine la traccia l'ho guardata solamente per citare gli eventi futuri. Di una solo cosa sono rimasto insoddisfatto: della conclusione; in cui, nell'ansia di passare la parola a Chiara (fuori programma rispetto alla traccia), non ho fatto percepire al pubblico che si trattava di una cesura.
Anche l'aperitivo dopo-film è andato bene.


Buona sera e benvenuti alla seconda proiezione di questa prima rassegna cinematografica organizzata dall'associazione Volare. Io sono Dioniso Dionisi e sono uno dei soci fondatori di Volare.

1. Il film di questa sera si intitola “Si può fare”. La pellicola è del 2008 ma è ambientata negli anni ottanta nella realtà delle cooperative che nacquero in quegli anni per dar lavoro ai pazienti dimessi dai manicomi.

2. Come potrete immaginare il tema non è tra i più facili da affrontare. Nonostante ciò, attraverso la leggerezza e l'umorismo propri del linguaggio della commedia italiana, il film riesce a fornire una prospettiva divertente e drammatica allo stesso tempo, favorendo così la riflessione su temi che spesso il grande pubblico conosce solo superficialmente.

3. A questo punto, soprattutto i più giovani potrebbero chiedersi: ma perché i pazienti furono dimessi? La dimissione dai manicomi di cui si parla fu una conseguenza della Legge Basaglia che fu approvata nel 1978. Una legge ispirata dalla difficile battaglia che lo psichiatra Franco Basaglia stava conducendo da alcuni anni. Basaglia si proponeva di superare la logica detentiva dei manicomi attraverso gli approcci molto più umani e moderni della psichiatria sociale con forme di supporto territoriale, e diffusione della psicoterapia nei servizi sanitari pubblici.

Il film è dedicato alle oltre 2.500 cooperative sociali esistenti in Italia e ai 30.000 soci che lavorano in queste cooperative.
Concludo questa breve introduzione al film con una citazione di Franco Basaglia:
« Non è importante tanto il fatto che in futuro ci siano o meno manicomi e cliniche chiuse, è importante che noi adesso abbiamo provato che si può fare diversamente, ora sappiamo che c'è un altro modo di affrontare la questione; anche senza la costrizione. »

4. E infine vorrei aggiungere qualche parola su Volare.
Chi era presente alla prima proiezione sa già che l'associazione è stata fondata agli inizi del 2011 con l‘intento di contribuire alla diffusione della cultura italiana e alla promozione del dialogo tra culture, italiana e tedesca, nella nostra realtà, soprattutto attraverso l’organizzazione di eventi culturali.

Volare è un'associazione senza fini di lucro che si sostiene solamente con quote associative, donazioni e sponsorizzazioni. Siamo aperti a recepire idee e contributi. Mi permetto quindi di rivolgere un invito, a tutti coloro che pensano di condividere il nostro progetto, a contribuire all’associazione con l’iscrizione o nelle forme che riterranno opportune. Le informazioni potrete trovarle sul nostro sito web oppure potreste approfittare dell'aperitivo che abbiamo organizzato per il dopo il film per contattarci, esporci le vostre idee o iscrivervi.

Sul nostro sito potrete anche trovare tutte le informazioni che ci riguardano e i prossimi appuntamenti come:

• le date dei film della rassegna che durerà con appuntamento mensile fino a maggio. Prossimo appuntamento RIBELLI PER CASO 16. Marzo 2012

Danze del Sud Italia con Margherita D’Amelio - sabato 17 e domenica 18 marzo 2012 dalle 10:00 alle 16 – luogo da definire - Questo laboratorio di danze offrirà l’opportunità di immergersi nelle festose e travolgenti danze popolari della tarantella, della pizzica e della tammurriata.

• l’incontro con gli scrittori Giancarlo De Cataldo, autore di Romanzo Criminale, e Mimmo Rafele che saranno qui ad Heidelberg Venerdì 20 aprile a presentare il suo nuovo libro “La forma della paura”.

• ed infine Il Festival della Cultura Italiana (a Heidelberg) dal 16 al 20 Maggio, che presenterà, nello spazio di una settimana, danze popolari, eventi letterari, giornalistici, enogastronomici, artistici, teatrali, musicali.

Concludo qui augurando a tutti una buona visione.

giovedì, febbraio 16, 2012

Prospettive diverse

Vi è mai capitato di entrare in un crocevia e chiedervi: ma dove mi trovo!? Per poi accorgervi dopo qualche secondo che quel crocevia l'avevate già percorso centinaia di volte ma attraverso una strada diversa?
Oggi a me è capitato due volte.
Che significato celerà quest'improbabile ripetersi di mirabili eventi?

martedì, febbraio 14, 2012

Neckar ghiacciato: il disgelo

La temperatura è risalita sopra lo zero per la prima volta dopo almeno due settimane.
Godiamoci quindi la (probabilmente ultima ) foto scattata stamane da Zucchero dopo la lieve nevicata di stanotte.

Carnevale della Matematica #46

Vi consiglio di andare a leggervi la straordinaria edizione carnascialesca, la numero 46, del Carnevale della matematica che è stata ospitata dai Rudi Matematici.
Il tema libro dell'edizione è “La Matematica del Carnevale“.

Così Piotr introduce il mio contributo:
Usa i diminutivi, Dioniso, e chiama il suo blog Blogghetto. In verità, sembrerebbe un vero esercizio di understatement all’inglese, visto che non v’è nulla da diminuire, in quell’angolo di rete. Ma noi sappiamo perché: gli è che il nostro, di blog, ne alimenta più d’uno (anche Pitagora e dintorni, tanto per dire), e quindi avrà una sua gerarchia interna da rispettare. Egli, che pure ha rubato il nome ad uno dei più allegri tra gli dei, ci dice:”…ecco il mio modesto contributo purtroppo fuori tema… a meno che… invece dei ciottoli non si usino i coriandoli: Le lezioni di Eratocle: numeri quadrati“. Dioniso, non provarci nemmeno: sei ineluttabilmente in tema, come tutti.


Il carnevale si conclude segnalando il prossimo ospite.
Siamo sicuri che 
DropSea, del grande e indefettibile Gianluigi Filippelli, amministratore nominato per il Carnevale numero 47, saprà farvi vedere come di conduce un Carnevale vero. Il suo, poi, sarà addirittura un autentico Carnevale 3/14, il Carnevale per eccellenza. Non perdetelo.

Calendario con le date delle prossime edizioni del Carnevale

sabato, febbraio 11, 2012

Neckar ghiacciato: aggiornamento serale

Abbiamo sentito alla radio che da stamane le chiatte rompighiaccio si sono arrese e il tratto di Neckar tra Mannheim e Heilbronn è stato chiuso. Di seguito vedete il risultato.



 Ma dove vanno le anatre del Neckar quando il fiume si ghiaccia?
Dopo la passeggiata lungo Neckar siamo andati al cinema a vedere Carnage di Roman Polański. Il film ci è piaciuto molto.
Al ritorno dal cinema ho scattato questa notturna con scorcio del castello.

Ghiaccio sul Neckar: scommessa vinta!... Ma nonostante ciò...

Allora, la scommessa è indiscutibilmente vinta e vi spiego perché. Nonostante i complotti vari dei lettori coalizzatisi con le chiatte rompighiaccio che attraversavano il Neckar in lungo e in largo, il fiume si è chiaramente ed insindacabilmente ghiacciato da sponda a sponda.
Le chiatte rompono il ghiaccio durante il giorno, ma poi nottetempo lo strato si forma di nuovo.
La foto di sinistra mostra la situazione di ieri alle 17, quando sono andato alla prova pre-concerto. Al ritorno, alle 22:30, era di nuovo tutto ghiacciato.
A questo punto... Moky, prego, pagare pegno :-)









Ma per non apparire come un approfittatore di scommesse, cedo alle pressioni e pago il pegno anch'io: abbigliamento all'inizio della prova, abbigliamento durante il concerto. Ci sono solo tre capi di differenza rispetto al Concerto di Weinheim. Vi sfido a trovarli. Anche due su tre, visto che il terzo è un po' difficile da individuare.




venerdì, febbraio 10, 2012

Giornata di irripetibile fortuna: eredità di $13.750,000Milon più £ 500,000

Stamane ho ricevuto una lettera da con francobollo spagnolo e timbro del 6/2/2012 dell'ufficio postale (Correos) di Valencia. La lettera contiene l'intestazione di uno studio legale sivigliano e m'informa, in tedesco, che un certo ingegner Fredrick, proprietario di un casinò, con cui ho la fortuna di condividere il cognome, è morto insieme a tutta la famiglia lunedì 27 dicembre 2004. E pensate! Prima di morire il povero igegnere avrebbe depositato $13.750,000Milon (sic.) presso una "Sicherheitfirma" (Compagnia militare privata?!). Ora questa Sicherheitfirma avrebbe chiesto all'avvocato sivigliano di cercare i parenti del compianto Fredrick prima che la somma venga confiscata. Il povero avvocato si è inutilmente impegnato nella ricerca per mari e monti e alla fine è arrivato alla conclusione di contattare me e propormi il seguente affare: io mi dichiaro parente del defunto, lui prepara tutte le carte e poi dividiamo 45%, 45% più 10% per le spese. Infine il sedicente avvocato mi rassicura della totale assenza di rischi e mi lascia indirizzo email e numero di telefono.

Sono andato a controllare e lo studio legale sivigliano esiste sul serio e sulla prima pagina contiene questo avvertimento:

“esta carta es falsa”

Mio sto chiedendo se sia il caso di portare la lettera alla polizia. Non mi pare si trovi traccia della truffa nella pagine in lingua tedesca della Rete. Forse contribuirei a far sì che altre persone non vengano frodate?

Ah, e le fortune non sono finite qui. Poco fa ho controllato la posta dell'associazione culturale (Volare) e ho scoperto che ....
Google Online Team® UK app.gomes@ppe.ufrj.br
1:30 PM (1 hour ago)

Gmail user,
You  w  o  n   £ 5 0 0,000 U K P o u n d s in our 13th anniversary/New Year Promotion.
Contact Paul Burton: xyxyx@ywywy.com

Solo che questi purtroppo dovrò dividerli con il resto del direttivo dell'associazione. È singolare che gmail non si accorga di SPAM che si spaccia per Google Online Team UK.

mercoledì, febbraio 08, 2012

Ghiaccio sul Neckar: scommessa vinta o persa?

Ieri sono stato sfidato a singolar tenzone da Moky nei commenti di Ghiaccio sul Neckar.

Moky Scommetto che NON si congela completamente... Conto sul global warming, you know? :)
dioniso Moky, si fa presto a dire scommetto senza citare la posta in gioco. Bisogna scommettere qualcosa di concreto. ;-) Che cosa scommetti?
Moky mmmm.... stavo per dire "diecimila dollari" come ha detto Mitt Romney durante un dibattito, a conferma che e' "il candidato per il popolo".... ma seriamente: se vinco io, devi postare una tua foto (di te) con la divisa da musicista polare, incluso papillon e cappello di lana... se vinci tu, decidi tu!!!

dioniso Ma non mi ha immortalato nessuno domenica. Che faccio, mi devo abbigliare di nuovo in quel modo solo per fare la foto? Vabbe', lo faccio, ma solo se tu accetti di publicare una tua foto che ti mostra mentre lavori nell'orto insieme a Michelle Obama. 
 
Moky Si, devi re-imbacuccarti... io faro' il possibile per zappare con FLOTUS!!!
Due ora fa, tutto preoccupato, sono andato a controllare la situazione fluvioglaciale e ho trovato questo:
Più o meno secondo voi rispetto a ieri? Boh! Ad ogni modo, me ne sono tornato a casa con la coda tra le gambe pensando ad un probabile esito negativo della scommessa.

Mentre preparavo il pranzo ho dato uno sguardo alla posta e ho visto un'email di Zucchero con il titolo "Fatta stamattina attraversando il ponte" che conteneva la foto di sinistra. Vi fa la stessa impressione che ha fatto a me? Non vi sembra da sponda a sponda? In realtà una sponda non è inquadrata.
Prontamente ho chiamato la consorte:

- Ma era da da sponda a sponda!?!
- Mi sembra di sì, ma non ne sono totalmente sicura.

Ecco! siamo all'impasse. Che facciamo ora? La dichiariamo patta?
Necessito ausilio giudice imparziale!

martedì, febbraio 07, 2012

Ghiaccio sul Neckar

Come cominciavamo a temere, dopo una decina di giorni di temperature che non salgono mai sopra ai quattro o cinque gradi sottozero e con minime che sfiorano i -13° ...
...le lastre di ghiaccio stanno iniziando a comparire sul Neckar.
Chissà se si arriverà ad avere la superficie ghiacciata da sponda a sponda come tre anni fa. Le temperature sono previste in leggerissimo innalzamento fino ad arrivare a max -4° min -9° nel fine settimana. Poi, a partire da lunedì dovrebbe cominciare lo scongelamento. Quindi o entro domenica o mai più. Si accettano scommesse.
Da notare che l'itervallo di tempo tra il penultimo e l'ultimo congelamento è di 46 anni.
A proposito, considerate che per amore della documentazione blogghettistica ho letteralmente rischiato il congelamento delle dita per scattare le foto, di cui quelle che vedete sono un estratto, lungo un tratto di un chilometro circa di fiume.

lunedì, febbraio 06, 2012

Capo Nord: la sommità... Ma è davvero la sommità? (Norvegia 25)

Credevate che Capo Nord è il punto più a nord d'Europa? Credevatelo!! Sul Blogghetto!

10 giugno 2009


Alle 21:30 saliamo sull'autobus per attraversare i 33 Km di strada che ci dividono da Capo Nord. Siamo solo noi e una coppia di sposini veneziani in viaggio di nozze. Non vediamo mai folle di turisti a Honningsvåg.

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La prima fermata è a Skardsvåg, dove le renne pascolano ai bordi della strada.
Il cielo è terso, il sole brilla ancora abbastanza alto e con la sua luce trasforma le decine di laghetti circostanti in specchi d'acqua totalmente riflettenti. L'effetto è straordinario. Trascorro tutto il viaggio spostandomi da un sedile all'altro per ammirare lo spettacolo.
Giunti a Capo Nord ci dirigiamo immediatamente verso il globo. Un'orda di anziani turisti tedeschi un po' brilli circonda il monumento. Brindano rumorosamente incoraggiati da una sorta di animatore che somiglia un po' a un Nino D'Angelo degli anni '80.
Insieme alla coppia di sposini veneziani decidiamo quindi di esplorare il piccolo promontorio e tornare più tardi.

Torniamo quindi per le classiche foto del globo con il sole di mezzanotte. E di lì ammiriamo anche il vero punto più a nord dell'isola: il promontorio di Knivskjellodden. Dovete sapere infatti che Capo Nord non è il punto più a nord d'Europa da nessun punto di vista. Se infatti si considera solo l'Europa continentale allora il punto più a nord è Capo Nordkinn, con i suoi 71° 08' 01 di latitudine nord. Infatti Capo Nord si trova sull'isola di Magerøya. Mentre, se all'Europa continentale si aggiunge anche l'isola di Magerøya il vero punto più a nord è il promontorio di Knivskjellodden. La fortuna di Capo Nord è dovuta ad un errore di calcolo. Avrei voluto fare una camminata fino al promontorio di Knivskjellodden, ma poi avremmo avuto problemi con l'autobus per il ritorno. A mezzanotte e un quarto risaliamo quindi sull'autobus.

Giornate precedenti ....

domenica, febbraio 05, 2012

Concerto di Weinheim

Sono nella Markuskirche di Weinheim per la prova pre-concerto delle 17 nella. La chiesa è enorme e fredda, e per la prima volta mi sono visto costretto a indossare due magliettine sotto la camicia con papillon più cappello di lana. Risultato complessivo: scarponi Nero Giardini, pantaloni termici neri, giacca smoking e cappello di lana. 'Na vera sciccheria. Vedrete che farà tendenza nell'inverno musicale 2012.

giovedì, febbraio 02, 2012

La verità su Jim Morrison

È da quando ero adolescente che me lo chiedevo: sarà ancora vivo? E finalmente la verità l'ho scoperta ieri sera guardando Almost True.
"I cantanti con il nome che comincia per J e hanno 27 anni sembrano bizzarramente fare tutti una brutta fine. Jim Morrison sa di essere nel mirino: dietro a questa catena di morti non c’è il caso, ma la CIA. Ma suo padre è un ammiraglio della Marina, con contatti nella CIA. Jim scappa a Parigi e simula la propria morte. Ma il richiamo della musica è troppo forte: accetta di cambiare volto, genere e repertorio e dal nulla nasce una nuova stella: Barry Manilow. E a svelarcelo è proprio il misterioso killer del J 27."
Ecco la puntata