Alla fine della lezione di oggi l’insegnante ci ha parlato di nuovo del complicatissimo sistema di conteggio giapponese.
Il sistema numerico per i numeri come concetto astratto non è complicato. Ma quando si vogliono contare oggetti bisogna usare categorie di termini diversi a seconda della categoria di oggetti.
Ad esempio c’è una categoria numerica per contare le persone, una per gli animali, una per le bevande, una per gli oggetti lunghi, una per gli oggetti larghi, ecc.
Ci ha anche detto che le otto categorie che ci ha mostrato sono una estrema semplificazione di tutte le categorie esistenti.
Penso che non ci proverò neppure a memorizzare queste tabelle.
Altre particolarità del giapponese
Esiste la coniugazione/declinazione degli aggettivi. Per cui gli aggettivi si coniugano/declinano al passato. Quindi, quello che noi esprimiamo con una frase, “è stato bello”, loro lo esprimono con una sola parola: l’aggettivo bello coniugato/declinato al passato.
Inoltre esiste anche la distinzione tra questo, codesto e quello. E si usano parole diverse quando sono pronomi rispetto a quando sono aggettivi, come nel mio dialetto:
Il sistema numerico per i numeri come concetto astratto non è complicato. Ma quando si vogliono contare oggetti bisogna usare categorie di termini diversi a seconda della categoria di oggetti.
Ad esempio c’è una categoria numerica per contare le persone, una per gli animali, una per le bevande, una per gli oggetti lunghi, una per gli oggetti larghi, ecc.
Ci ha anche detto che le otto categorie che ci ha mostrato sono una estrema semplificazione di tutte le categorie esistenti.
Penso che non ci proverò neppure a memorizzare queste tabelle.
Altre particolarità del giapponese
Esiste la coniugazione/declinazione degli aggettivi. Per cui gli aggettivi si coniugano/declinano al passato. Quindi, quello che noi esprimiamo con una frase, “è stato bello”, loro lo esprimono con una sola parola: l’aggettivo bello coniugato/declinato al passato.
Inoltre esiste anche la distinzione tra questo, codesto e quello. E si usano parole diverse quando sono pronomi rispetto a quando sono aggettivi, come nel mio dialetto:
kore (vistu), sore (vissu), are (villu)
kono (stu), sono (ssu), ano (llu)
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